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l'opera

In bicicletta da Peschiera a Mantova: venti milioni per rilanciare la ciclovia dell’Alto Mincio

L’assessore Gavazzoni ha presentato il maxi progetto: si punta a riqualificare la pista che si snoda in cinque Comuni
L’opera Un’elaborazione grafica di come apparirà il tracciato della ciclopista sul Ponte Visconteo
L’opera Un’elaborazione grafica di come apparirà il tracciato della ciclopista sul Ponte Visconteo
Ciclabile dell'Alto Mincio

Promuovere il territorio e le attività economiche, abbellire il percorso e renderlo «leggibile» dal punto di vista storico-paesaggistico migliorandone anche la sicurezza, redistribuire le presenze turistiche di cui il Garda è saturo convogliandole nell’entroterra.

Sono alcuni degli obiettivi del progetto Ciclovia del Mincio, con cui cinque Comuni (Peschiera del Garda, Ponti sul Mincio, Monzambano, Valeggio e Volta Mantovana) puntano a riqualificare la ciclabile dell’Alto Mincio: 16 chilometri sull’asse principale (sui circa 40 della Peschiera-Mantova, parte della Ciclovia europea del Sole o Eurovelo 7) a cui si aggiungono i 36 di tracciato lungo le strade secondarie esistenti, per spingere i turisti alla scoperta dell’entroterra.

Investimenti

L’opera Un’elaborazione grafica di come apparirà il tracciato della ciclopista sul Ponte Visconteo
L’opera Un’elaborazione grafica di come apparirà il tracciato della ciclopista sul Ponte Visconteo

Progetto nato su iniziativa dell’assessore di Peschiera (ente capofila) Filippo Gavazzoni, che assieme agli altri Comuni ha incaricato lo studio «Signorelli-Gandini Circlelab» di redigere studio di fattibilità dell’opera, presentato in anteprima a Peschiera. Ad oggi il quadro economico prevede una spesa di circa 20 milioni di euro, di cui 14 di lavori, tutti ancora da reperire.

«Seguiranno gli incontri con gli assessori di Veneto e Lombardia per chiedere una linea di finanziamento», ha spiegato Gavazzoni, «abbiamo una ciclabile che già esiste, pianeggiante e molto frequentata (circa 100mila cicloturisti ogni anno, ndr) pressoché tutta in sede propria tranne in alcuni tratti che verranno messi in sicurezza».

Uno di questi punti promiscui con il passaggio veicolare è a Peschiera all’inizio della ciclabile, tra la sede dell’Associazione Remiera e il ponte dell’autostrada (circa 400 metri): qui, ha spiegato l’architetto Federico Signorelli, si prevede l’allargamento della strada verso il fiume con una struttura in leggero sbalzo.

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Ponti

L’opera Un’elaborazione grafica di come apparirà il tracciato della ciclopista sul Ponte Visconteo
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Peschiera incide sul progetto per l’8,6 per cento (1,6 chilometri sull’asse principale e 3 sul secondario), ma rappresenta lo snodo con la Ciclovia del Garda, a cui la ciclabile del Mincio si collegherà attraverso il ponte ciclopedonale previsto a nord del viadotto ferroviario chiamato dei «Sette Ponti».

Sarà il quarto ponte sul fiume (dopo quello della Tav in costruzione, quello dell’autostrada e quello ferroviario) e permetterà alla Ciclovia del Garda di bypassare il trafficato centro di Peschiera: costo complessivo di circa 7 milioni di cui 4,5 di lavori (il progetto in questo caso è seguito da Veneto Strade).

Interventi

Tornando alla ciclabile del Mincio, si prevedono: la ripavimentazione (asfalto con segnaletica orizzontale o pavé in alcuni tratti); la creazione di «hotspot narrativi», strutture architettoniche pensate per favorire la sosta e raccontare il territorio attraverso testi, immagini e coni ottici;

cinque «smart station» dotate di bagni, punti ricarica per e-bike, attrezzi per la manutenzione delle bici, fontanella e totem interattivi collegati al portale promozionale del percorso. Tra gli interventi a Valeggio la riqualificazione della pavimentazione del Ponte Visconteo, con la riduzione della parte carrabile e la creazione della ciclabile; a Monzambano la creazione di un sottopasso al ponte stradale; a Ponti e Volta il potenziamento delle ciclabili secondarie per spingere verso l’entroterra.

Katia Ferraro

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