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«Superato il limite della sopportazione»

di Camilla Madinelli
Uno striscione   collocato dal comitato Pro Lite contro gli odori
Uno striscione collocato dal comitato Pro Lite contro gli odori
Uno striscione   collocato dal comitato Pro Lite contro gli odori
Uno striscione collocato dal comitato Pro Lite contro gli odori

Delusi, amareggiati e preoccupati per il persistere della puzza. Arrabbiati, ma uniti per risolvere un problema che si trascina da tempo. Per dare risposte e sollievo ai cittadini rivolesi e dei comuni limitrofi esasperati e molti dei quali attivi nel Comitato Pro Life per cercare di far rispettare il diritto a vivere in un ambiente salubre. A pochi giorni dalla diffida della Provincia di Verona per gli odori provenienti dall’azienda Italpollina, che produce fertilizzanti organici naturali ricavati dalle deiezioni avicole, gli amministratori del Comune di Rivoli con il sindaco Giuliana Zocca in testa si sono ritrovati in consiglio per fare il punto sulle tanto discusse emissioni odorigene che attanagliano una vasta zona attorno alla sede della multinazionale. Ma soprattutto per ribadire ragioni, compattarsi e decidere una linea d’intervento. In questo senso il consiglio ha anzitutto impegnato sindaco e giunta a mettere in campo tutte le iniziative necessarie a supporto delle disposizioni della Provincia come da diffida del 13 maggio. «Vedremo come agire e quali sono i mezzi a nostra disposizione, ma agiremo senza dubbio perché gli odori non solo non sono diminuiti, ma addirittura sono peggiorati», spiega Zocca. «Siamo di fronte a un grave problema ambientale, che non può più essere tollerato, e abbiamo forti preoccupazioni di ordine sanitario». Inoltre, il consiglio ha fatto quadrato attorno al consigliere diffidato dall’azienda per alcune dichiarazioni pubbliche, stigmatizzando un’iniziativa considerata «un tentativo sia di inibire la sua funzione di rappresentante in Consiglio sia di non garantire la piena libertà di espressione». Mercoledì sera i consiglieri della maggioranza hanno tracciato un quadro della situazione a tinte forti, sottolineando la volontà di «tutelare con ogni mezzo la salute pubblica e il benessere ambientale». «Questi odori mettono a rischio la salute psicofisica dei cittadini e generano allarme in tante strutture ricettive che stanno già soffrendo questo momento di crisi», afferma Zocca. «Riceviamo molte segnalazioni e comunicazioni di protesta». A ricordarle durante la seduta consigliare che la misura è colma, nel caso ce ne fosse bisogno, c’era il vice presidente del Comitato Pro Life Fabio Testi tra il pubblico insieme al presidente Luigi Boldo e al legale Augusto De Beni. «La situazione è molto grave, l’aria è irrespirabile», afferma Testi. «Il Covid ci ha insegnato l’importanza di respirare aria sana, per stare in salute, e non sporca o puzzolente foriera di malattie. Mia nuora è incinta, deve partorire tra tre mesi ed è venuta qui per il periodo della gravidanza. Vomita di continuo, sta male». A suo dire è qualcosa di ben più serio delle nausee di una donna in dolce attesa: «Ho dovuto persino accompagnarla in ospedale». E avverte: «Se dovesse capitare ancora, se non siete capaci di fermare una volta per tutte questa puzza, qualcuno deve pagare e io sono pronto a denunciare il sindaco». Chiamata in causa, Zocca ribadisce l’intenzione di tutta l’amministrazione di arginare il problema. «C’è un limite alla sopportazione e sappiamo che è stato superato», risponde. «È tempo di adottare modi decisi, severi e unitari perché la situazione venga migliorata prima possibile con la collaborazione e l’impegno da parte di Italpollina. Noi siamo sempre stati disponibili nei confronti dell’azienda e ancora lo saremo. Un contatto c’è stato anche prima di questo consiglio», rivela, «ma ho ritenuto non fosse corretto dargli seguito prima della discussione in questa sede istituzionale». Il vice sindaco Stefano Pachera parla di «interlocuzione difficile con la ditta» e chiede «maggiore rispetto verso l’istituzione», illustrando brevemente due sanatorie edilizie in corso per alcune tubazioni e vasche di laminazione. Tutta la maggioranza è pronta a mettere in campo, garantisce il capogruppo Alessio Adami, «solidarietà e solidità verso un obiettivo unico per il bene di cittadini e territorio». Amareggiato il consigliere Armando Luchesa, ex vice sindaco che ha seguito l’intera vicenda da vicino. «Da alcuni mesi la situazione è degenerata, è fuori controllo», afferma Luchesa. «Dopo cinque anni intensi, sofferenti e di grosso lavoro, avrei scommesso quanto di più caro che fossimo vicino a una risoluzione degli odori. Invece sono continui, è innegabile. Com’è innegabile il disagio. Non possiamo permetterci un’estate come quella del 2017 o 2018».•.

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