Sorvegliante anti-bullo sui bus e attività sociali per chi sgarra

Atti di bullismo e maleducazione sugli scuolabus: il Comune di Brenzone corre ai ripari

nzia e elementare di Scalette». A chiederlo è la minoranza di Brenzone. A pochi giorni dalla modifica del Regolamento di trasporto scolastico (ovvero bus vietato per tre giorni a chi fa il bullo) approvata nell’ultimo consiglio con i sei voti a favore della maggioranza e le tre astensioni della minoranza, il capogruppo, Davide Benedetti, e i colleghi Michela Donatini e Paolo Dall’olio hanno deciso di uscire allo scoperto. Tanto più che le modifiche apportate al Regolamento in consiglio a Brenzone, caso unico in provincia di Verona, hanno avuto una forte eco anche a livello del capoluogo e sono ora oggetto di studio anche da parte di altri municipi. Insomma, il «modello Brenzone» per il trasporto scolastico portato avanti dal sindaco, Tommaso Bertoncelli, e dal consigliere delegato alla scuola, Giancarlo Devoti, sta riscuotendo approvazione in la provincia e rischia di essere imitate da chi, col trasporto scolastico, ha gli stessi problemi di Brenzone. Ovvero, ragazzi maleducati o con comportamenti da bulli con i compagni, ragazzi che infastidiscono le ragazze, cercano di farsi consegnare i cellulari o «rubano» il posto sui bus agli altri o, infine, rispondono male all’autista. Casi che si sono verificati durante il trasporto da Brenzone a Malcesine. Ma se anche la minoranza era d’accordo nel merito del provvedimento perché si è astenuta in consiglio, al momento del voto? «Siamo favorevoli, e lo abbiamo detto anche in consiglio», hanno spiegato Davide Benedetti e Michela Donatini, «al provvedimento che ha modificato il Regolamento del trasporto scolastico. Ci siamo astenuti perché crediamo che sarebbe stato opportuno coinvolgere preliminarmente la minoranza e concordare le modifiche che possano evitare comportamenti degli studenti non consoni al decoro, alla educazione e al vivere civile». «Del resto», hanno proseguito da Brenzone, «ci siamo sempre resi disponibili per mettere a disposizione la nostra competenza per migliorare i provvedimenti assieme alla maggioranza ad esempio sulla normativa del primo Piano casa, ma anche sul regolamento cimiteriale, su quello per le sanzioni ambientali e su altro ancora. Purtroppo, in questo caso, la maggioranza ha scelto invece di decidere in solitudine e noi ci siamo astenuti». Ma ora cosa propone la minoranza? «Vorremmo cercare di creare un deterrente per i ragazzi che si comportano male sull’autobus mettendo persone, magari volontari o pensionati, che la mattina salgano a bordo dei mezzi del trasporto scolastico e che possano reprimere subito comportamenti sbagliati o atti di bullismo. Questo sarebbe anche un modo per limitare le sanzioni, che comunque condividiamo, ma che sarebbero da riservare a chi proprio non vuol capire come ci si comporta in un Paese civile». Conclude la minoranza: «Oltre a questo, proponiamo di aumentare le sanzioni per i recidivi magari obbligandoli, in alternativa alla sospensione dal servizio, a svolgere delle attività sociali per conto del Comune o della scuola. Il tutto da ora, senza dover aspettare che lo faccia la prossima amministrazione», hanno chiuso da Brenzone. • (...)

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