Tanta, troppa gente sull'isola dei Conigli di Manerba, all'anagrafe isola di San Biagio, dalla scorsa estate una penisola che si può raggiungere a piedi, attraverso l'istmo diventato una passerella a causa di siccità e bassi livelli del lago. Il fatto nelle ultime settimane ha innescato un inedito pellegrinaggio, portando sul posto migliaia di persone domenica, e centinaia anche lunedì.
Il Comune di Manerba è costretto a correre ai ripari: sono state chiuse al transito (sia veicolare che pedonale) le vie Mazzini e Cavalle, le strade sopra al porto Torchio già stracolme di auto, e in vista del probabile afflusso record anche per il prossimo weekend (meteo permettendo), si ragiona all'ipotesi di posizionare dei «varchi» sulla spiaggia - l'unica strada di accesso - così da contingentare gli arrivi sull'isola e limitare i danni.
«Comprendiamo la curiosità - spiega il sindaco Flaviano Mattiotti - e siamo contenti della bella pubblicità per il nostro territorio. Ma tutto questo non deve essere vanificato dalla mancanza di rispetto per l'ambiente e le cose altrui: tra le migliaia di persone arrivate domenica c'è chi ha abbandonato rifiuti, chi ha strappato fiori e danneggiato piante, chi ha parcheggiato ovunque, perfino all'interno del campeggio San Biagio, violando una proprietà privata. Non dimentichiamoci che anche l'isola è privata - d'estate l'accesso si paga, ndr - e non mi stancherò mai di ringraziare i proprietari per la disponibilità: motivo in più per mantenere un comportamento consono da parte dei visitatori. Chiediamo anche rispetto per le attività aperte del paese, prese d'assalto: non siamo in stagione e non sono preparate ad accogliere così tanta gente».
Alla chiusura delle strade, intanto, seguirà presto la posa di bagni chimici, così da evitare oltre al parcheggio anche il bisogno selvaggio. E come detto c'è l'ipotesi dei varchi: basterebbero qualche transenna e agenti in servizio.
«Stiamo valutando la fattibilità con la Polizia locale - continua il sindaco - qualora dovessero mantenersi afflussi così elevati anche nei prossimi fine settimana». Non che non ci fosse già un bel viavai, ma il boom di presenze è di questa domenica: complici i servizi su vari quotidiani e telegiornali e trasmissioni nazionali (e oltre), sono arrivati visitatori anche da Bergamo, Verona, Milano e pure dall'Emilia Romagna.
Il colpo d'occhio sulla fila infinita di camminatori ha fatto pensare perfino a The Floating Piers (l'installazione di Christo sul lago d'Iseo). Non è una novità che sull'isola ci si arrivi a piedi, quando il lago è basso: tutti gli autoctoni l'hanno fatto almeno una volta nella vita. Ma a memoria d'uomo non c'è ricordo di un lago così basso, così a lungo: è dalla scorsa estate che sull'isola si arriva a piedi, mai successo per così tanto tempo. I numeri purtroppo parlano chiaro: anche nella giornata di ieri il livello del Garda era a quota 43 cm sopra lo zero idrometrico, lo stesso giorno di un anno fa eravamo a 107 cm (con tutti i problemi della scorsa estate), nel 2021 erano 126 cm, così come nel 2020.