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Sul Garda

Siccità: migliaia a piedi sull'isola dei Conigli. Ma il «pellegrinaggio» porta rifiuti e maleducazione

di Alessandro Gatta
Assalto dei curiosi all'istmo diventato una passerella a causa dei livelli del lago mai così bassi. Già chiuse le strade limitrofe, posizionati bagni chimici. Il sindaco pensa al numero chiuso
Garda in secca: migliaia a piedi sull'isola dei Conigli. Si pensa al "numero chiuso"

Tanta, troppa gente sull'isola dei Conigli di Manerba, all'anagrafe isola di San Biagio, dalla scorsa estate una penisola che si può raggiungere a piedi, attraverso l'istmo diventato una passerella a causa di siccità e bassi livelli del lago. Il fatto nelle ultime settimane ha innescato un inedito pellegrinaggio, portando sul posto migliaia di persone domenica, e centinaia anche lunedì.

Il Comune di Manerba è costretto a correre ai ripari: sono state chiuse al transito (sia veicolare che pedonale) le vie Mazzini e Cavalle, le strade sopra al porto Torchio già stracolme di auto, e in vista del probabile afflusso record anche per il prossimo weekend (meteo permettendo), si ragiona all'ipotesi di posizionare dei «varchi» sulla spiaggia - l'unica strada di accesso - così da contingentare gli arrivi sull'isola e limitare i danni.

«Comprendiamo la curiosità - spiega il sindaco Flaviano Mattiotti - e siamo contenti della bella pubblicità per il nostro territorio. Ma tutto questo non deve essere vanificato dalla mancanza di rispetto per l'ambiente e le cose altrui: tra le migliaia di persone arrivate domenica c'è chi ha abbandonato rifiuti, chi ha strappato fiori e danneggiato piante, chi ha parcheggiato ovunque, perfino all'interno del campeggio San Biagio, violando una proprietà privata. Non dimentichiamoci che anche l'isola è privata - d'estate l'accesso si paga, ndr - e non mi stancherò mai di ringraziare i proprietari per la disponibilità: motivo in più per mantenere un comportamento consono da parte dei visitatori. Chiediamo anche rispetto per le attività aperte del paese, prese d'assalto: non siamo in stagione e non sono preparate ad accogliere così tanta gente».

Alla chiusura delle strade, intanto, seguirà presto la posa di bagni chimici, così da evitare oltre al parcheggio anche il bisogno selvaggio. E come detto c'è l'ipotesi dei varchi: basterebbero qualche transenna e agenti in servizio.

«Stiamo valutando la fattibilità con la Polizia locale - continua il sindaco - qualora dovessero mantenersi afflussi così elevati anche nei prossimi fine settimana». Non che non ci fosse già un bel viavai, ma il boom di presenze è di questa domenica: complici i servizi su vari quotidiani e telegiornali e trasmissioni nazionali (e oltre), sono arrivati visitatori anche da Bergamo, Verona, Milano e pure dall'Emilia Romagna.

Il colpo d'occhio sulla fila infinita di camminatori ha fatto pensare perfino a The Floating Piers (l'installazione di Christo sul lago d'Iseo). Non è una novità che sull'isola ci si arrivi a piedi, quando il lago è basso: tutti gli autoctoni l'hanno fatto almeno una volta nella vita. Ma a memoria d'uomo non c'è ricordo di un lago così basso, così a lungo: è dalla scorsa estate che sull'isola si arriva a piedi, mai successo per così tanto tempo. I numeri purtroppo parlano chiaro: anche nella giornata di ieri il livello del Garda era a quota 43 cm sopra lo zero idrometrico, lo stesso giorno di un anno fa eravamo a 107 cm (con tutti i problemi della scorsa estate), nel 2021 erano 126 cm, così come nel 2020.

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