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Rincari dell’acqua
Sindaci uniti
per uscire da Ireti

La disputa tra Acque Potabili e il Consiglio di Bacino Veronese finisce in tribunale.

La società Ireti spa (gruppo Iren) - già Acque Potabili - ha fatto ricorso contro l'Ato veronese chiedendo l'annullamento della delibera dell'assemblea d'ambito del 20 dicembre scorso. Quest'ultimo provvedimento negava l'aumento delle tariffe di Affi e Torri, sotto il controllo del gestore. Acque Potabili - oggi Ireti - visto che quest’ultima ha acquisito il ramo d’azienda contenente una quarantina di concessioni tra le quali i due Comuni veronesi citati, ha calcolato le nuove tariffe con un aumento del 5,50 per cento annuo nel triennio 2016-2019. L’aumento complessivo, nei quattro anni, sarebbe del 22 per cento del costo dell’acqua in bolletta.

Lo scorso dicembre i sindaci veronesi avevano ritenuto di non approvare la richiesta di aumento delle tariffe per i due Comuni gestiti dalla società: Affi, per cui il gestore ha in carico solo l’acquedotto, e Torri, in cui la gestione riguarda acquedotto e fognatura. L’Assemblea d’ambito aveva dichiarato la proposta tariffaria 2016–2019 di Ireti, ex Acque Potabili, «non meritevole di approvazione», proponendo il mantenimento dei livelli tariffari in vigore nei due Comuni. «Siamo totalmente in disaccordo: non sarebbe un aumento alla pari con le tariffe di Ags (Azienda gardesana servizi, ndr) che gestisce gli altri Comuni dell’area Garda-Baldo», afferma perentorio Stefano Nicotra, sindaco di Torri. «Ci stiamo muovendo per via legale. Speriamo di uscire dal contratto con Ireti prima del 2021 (anno della scadenza dei contratti di concessione stipulati nel lontano 1990, ndr) e poter riprenderci sia la fognatura che l’acquedotto», annuncia Nicotra che sottolinea anche i problemi nel gestire interventi di Ireti sul territorio. «Come quello sul lungolago Vittorio Veneto dove a causa dei lavori per una perdita d’acqua dovremo rifare il manto stradale. Ci costerà 19mila euro».

Non è sorpreso del ricorso il presidente del Consiglio di Bacino dell'Ato Veronese Mauro Martelli: che ha fatto realizzare un’istruttoria sul merito dei documenti presentati da Ireti, confermando il parere negativo dell’Assemblea dei sindaci». «Tuttavia», spiega Martelli, «i lavori del tavolo tecnico tra il Consiglio di Bacino Veronese e Ireti continueranno per cercare un accordo». EM.ZAN.

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