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Il 2 giugno a peschiera

Maxi-raduno sul Garda, sfida social tra Salvini e le baby gang. Nessun responsabile per le molestie di un anno fa

Il ministro via web ha chiesto che non si ripetano gli incidenti del 2022. La risposta dei giovani su Tik Tok: «Ci sarai anche tu?...Anzi, è meglio se non vieni». Intanto fascicolo archiviato per le molestie sul treno di un anno fa
Controlli in stazione dopo i casi di molestie sui treni
Controlli in stazione dopo i casi di molestie sui treni
Controlli in stazione dopo i casi di molestie sui treni
Controlli in stazione dopo i casi di molestie sui treni

Ormai è sfida aperta a colpi di post sui social tra il ministro Matteo Salvini e il «popolo dei maranza», sull'annunciato raduno di baby gang che dovrebbe svolgersi a Peschiera del Garda il 2 giugno prossimo.

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Dopo gli incidenti avvenuti lo scorso anno, con duemila giovani, italiani di seconda generazione, a creare il caos in stazione e sul lungolago, il ministro via web aveva chiesto che non si ripetessero gli incidenti del 2022.

«Il 2 giugno dell’anno scorso, il lago di Garda divenne tristemente protagonista del raduno nato come “L’Africa a Peschiera del Garda”, dove migliaia di ragazzi - per lo più nordafricani - si diedero appuntamento per scatenare risse, scontri con la polizia e molestie sessuali», scrive il ministro in un post su Instagram. «In questi giorni qualcuno sta lanciando l’appello per replicare il raduno: la Festa della Repubblica non può essere un’occasione per sfogare violenza, ma deve essere un momento di convivenza sana e pulita, nel rispetto di ragazze e ragazzi, di regole e buona educazione».

 

 

La replica dei ragazzi su Tik Tok

Per tutta risposta i ragazzini hanno replicato via TikTok: «Matteo ti aspettiamo...Anzi è meglio se non vieni».

Uno dei messaggi lanciati dai ragazzi a Salvini su Tik Tok
Uno dei messaggi lanciati dai ragazzi a Salvini su Tik Tok

Per poi rincarare la dose dicendo di avere già in tasca «un piano B» in grado di farsi beffa del servizio d'ordine che si sta già predisponendo tra Peschiera e Desenzano.

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Proprio per prevenire atti di teppismo ieri, 30 maggio, vi è stato online un vertice tra le sei prefetture maggiormente interessate per coordinare le azioni di contenimento da attuare in caso l'evento si ripetesse.

Fascicolo archiviato

In duemila, il 2 giugno dello scorso anno, quasi tutti italiani di seconda generazione di origini nordafricane, si riversarono nel 2022 sul lungolago giocando sull'effetto sorpresa, distruggendo ogni cosa al loro passaggio. Ne uscì un gigantesco rave party al grido "Comanda l'Africa" che finì in risse e violenze.

A farne le spese fu, in particolare, un gruppetto di ragazzine poco più che adolescenti che venne pesantemente importunato sul treno per Milano, al rientro dopo una giornata trascorsa al parco di divertimenti di Gardaland, a Castelnuovo.

Proprio nei giorni scorsi il fascicolo relativo a quell'episodio è stato archiviato perché non è stato possibile individuare gli autori delle molestie. Impressionanti i racconti delle ragazzine: "Ci toccavano senza lasciarci scampo, ci urlavano 'qui non vogliamo italiani'".

Mentre i prefetti dei sei capoluoghi maggiormente interessati alla possibilità che avvenga una nuova calata in massa di giovani stanno già predisponendo un piano rafforzato di controllo del territorio e cinque ragazzi tra i 16 e i 26 anni sono stati segnalati alla Digos, Salvini, da parte sua, ha tentato la via del dialogo diretto via social per scongiurare il pericolo di un inferno-bis. Nonostante gli appelli, il tam tam online tra i giovani non scema. La parola d'ordine è sempre la stessa: «Tutti a Peschiera».

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