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RICERCHE AD OGGI SENZA ESITO

Quarantenne sparito nel lago, nemmeno il robot ha individuato Alessandro

Alessandro Radaelli si è inabissato dopo un tuffo nel Garda
Alessandro Radaelli si è inabissato dopo un tuffo nel Garda
Alessandro Radaelli si è inabissato dopo un tuffo nel Garda
Alessandro Radaelli si è inabissato dopo un tuffo nel Garda

Il lago di Garda non ha restituito il corpo. Chissà quali correnti hanno trascinato via Alessandro Radaelli, il quarantunenne, responsabile di produzione in un’azienda di macchinari e con la passione della musica, tanto da essere conosciuto anche come Dj, a Lecco, sua città d’origine. Radaelli e la famiglia a settembre si erano trasferiti sul Garda, a Peschiera, con la compagna Sabrina Maggi, impiegata all’Enel ed i loro figlioletti piccoli. Domenica, lui, la compagna, i due figli ed il loro inseparabile husky hanno fatto una gita in motoscafo. L’uomo, verso le 15.30 si è immerso davanti agli occhi della donna, al largo del porto di Rivoltella, e non è più riemerso.

La donna ha lanciato subito l’allarme alla Guardia Costiera, e la macchina dei soccorsi si è messa in moto. E ieri all’alba le ricerche sono riprese. Impegnati uomini e mezzi di Guardia Costiera e vigili del fuoco anche quelli di Bardolino, con il supporto dei Volontari del Garda per le ricerche in profondità, grazie a strumenti sonar e Rov, il robot che scandaglia il fondo e che può arrivare a 500 metri di profondità. Le ricerche di superficie sono state affidate all’elicottero dei vigili del fuoco, in acqua anche con un mezzo navale, e a due unità della Guardia Costiera. Ieri mattina il gruppo di soccorritori è tornato al lavoro, ma le ricerche non hanno dato esito.

La speranza delle prime ore ha lasciato il posto alla disperazione. Doveva essere una giornata di festa per tutti. Gli ultimi post sul profilo Facebook di Radaelli raccontano della loro gioia, del relax in barca, Sabrina che allatta il figlio più piccolo, la bimba accoccolata con loro ed il cane che li guarda. Scatti in serenità, due ore prima del bagno, una congestione, un malore, chissà e quel corpo che si inabissa. Sabrina che allerta i soccorsi, Sabrina che cerca di tenere calmi i bambini che piangono. E poi l’arrivo delle motovedette, dei vigili del fuoco, dei sommozzatori, e a mano a mano che passano le ore la disperazione che aumenta. «Non conosco Radaelli, deve essere arrivato a Peschiera da poco», dice il sindaco Orietta Gaiulli, «proprio stamattina sono uscita con la polizia navale e mi dicevano che domenica ci sono stati due incidenti. Mi spiace per la famiglia del disperso», conclude. Anche ieri le ricerche sono state sospese soltanto al calar del sole, e potrebbero riprendere oggi. 

Alessandra Vaccari

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