<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Baldo e lessinia

Neve in montagna, ancora troppo poca ma il paesaggio lascia senza fiato

Si spera nel fine settimana, per quando è prevista una nuova perturbazione, ma probabilmente nemmeno questa sarà "decisiva".
Rifugio Telegrafo
Rifugio Telegrafo
Neve sul Baldo e in Lessinia

Neve in montagna, sì, ma ancora troppo poca: si spera nel fine settimana, per quando è prevista una nuova perturbazione, ma probabilmente nemmeno questa sarà "decisiva".

«Non riusciamo ad aprire le piste; a terra ci sono solo quattro-cinque centimetri di neve bagnata; frutto dell'imbiancata delle scorse ore», considera Elio Venturelli, responsabile del Centro sci di fondo di Malga San Giorgio. Aggiunge: «Purtroppo, la scorsa nevicata che aveva inaugurato dicembre è stata tutta "mangiata" dalla pioggia, caduta subito dopo. Aspettiamo», sospira, «e speriamo almeno per Natale».

Neve in Lessinia e sul Baldo

 

Ma, pochi chilometri sotto San Giorgio, quella poca neve sta comunque mettendo in difficoltà lo staff del palaghiaccio di Bosco Chiesanuova. L'apertura, già annunciata per l'8 dicembre, è a rischio: si sta lavorando febbrilmente per rendere l'impianto pronto ad accogliere l'utenza; agli aspiranti pattinatori non resta che rimanere in attesa di aggiornamenti. Anche sul monte Baldo la neve scarseggia.

Nel timelapse delle ultime 24 ore registrato dalla webcam del Telegrafo (tratto da meteoproject.it e riportato su sito e pagine social del rifugio) si può vedere la "quantità" di fiocchi scesi: poco più di un velo.

«Nonostante le temperature abbastanza basse e il tempo uggioso, la perturbazione che aspettavamo si è esaurita prima di raggiungerci», commenta il rifugista del Telegrafo, Alessandro Tenca. «Gli accumuli al momento sono irrisori. Speriamo nei prossimi giorni».

Lorenza Costantino

Suggerimenti