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Dopo l'ennesimo incidente

Micidiale Punta Veleno, appelli al senso unico per la discesa «trappola»

L’ultimo incidente in via del Sole è stato martedì scorso: feriti due ventenni
L’ultimo incidente in via del Sole è stato martedì scorso: feriti due ventenni
L’ultimo incidente in via del Sole è stato martedì scorso: feriti due ventenni
L’ultimo incidente in via del Sole è stato martedì scorso: feriti due ventenni

È una lingua d’asfalto con pendenze da capogiro, che di media superano il 14 per cento, con punte del 20 per cento, con venti tornanti micidiali e che rischia di diventare una trappola per ciclisti, motociclisti e automobilisti. Dislivello di mille metri Via del Sole, la strada che collega Prada con Brenzone, con oltre mille metri di dislivello in 10 chilometri di tracciato che culminano con la nota e temutissima «Punta Veleno», è tristemente tornata alla ribalta nei giorni scorsi dopo l’ennesimo incidente: martedì un motociclista di 25 anni in sella alla sua moto enduro è uscito di strada ferendosi gravemente e finendo in rianimazione a Borgo Trento con la compagna che sedeva dietro di lui.

Il senso unico. Ora c’è chi propone di istituire una volta per tutte un senso unico, per evitare le pericolose discese dal Baldo al lago. Resta comunque il fatto che all’inizio della strada, sia nei pressi di Prada che sul lago, in evidenza ci sono i cartelli stradali che segnalano il divieto di transito in discesa da Prada per scooter, auto con cambio automatico, camper e camion. Come in altri casi, anche in quest’ultimo episodio, a tradire i centauri, che comunque erano a bordo di una moto a cui era consentita la discesa, è stata la ripidità della strada che con ogni probabilità ha causato un guasto ai freni, surriscaldati per l’uso eccessivo.

Troppi precedenti. Un altro incidente simile era successo il 25 giugno scorso, quando un gruppo di sette turisti olandesi, a bordo di due trike - moto di grosse dimensioni, a tre ruote e con cambio automatico - e due Vespe, hanno perso il controllo dei mezzi uscendo di strada, con un bilancio di due feriti.

Nell’agosto del 2017, un uomo di 68 anni di Caprino aveva perso la vita uscendo di strada con il proprio scooter. Nel 1999 perse la vita un trentenne, uscito di strada con l’auto, stessa sorte oltre trent’anni fa per un ex partigiano. In mezzo, svariate fuoriuscite di strada, sempre a causa di freni andati «sotto stress» e finiti ko. Anche alla luce dei tanti sinistri nel corso degli anni, il Comune di Brenzone sta valutando possibili interventi su quella che è senza dubbio una delle strade più ripide e temute del Baldo. «È allo studio un piano per sistemare la via e l’area limitrofa, con la sistemazione del manto stradale, la pulizia del bosco circostante, un miglioramento dell’illuminazione: un progetto che sarà pronto per l’anno prossimo», spiega il sindaco Davide Benedetti.

«I cartelli di divieto comunque ci sono e ben visibili. Chi non li rispetta rischia. Stiamo comunque prendendo in considerazione eventuali possibili alternative per ridurre ulteriormente episodi come quelli dei giorni scorsi. Si è trattato di una fatalità, visto che la moto da enduro, con marce, poteva regolarmente scendere. Rimane comunque un problema «estivo», dal momento che nel periodo invernale la strada è chiusa per rischio ghiaccio».

Come accennato, non mancano tuttavia anche alcune proposte di cittadini che propongono di istituire un senso unico: molte le mail arrivate con appelli agli uffici comunali. Una soluzione che vedrebbe però penalizzati i residenti della zona, ai quali, però, potrebbero essere concesse delle deroghe ad hoc, a patto di percorrere la strada con mezzi idonei. L’altro problema è che sempre più turisti noleggiano sul lago scooter e altri veicoli non idonei ad affrontare la discesa e quando nel loro tour tra lago e montagna si ritrovano di fronte le curve che scendono a picco verso il lago non si lasciano intimorire nemmeno dai cartelli di divieto, con le conseguenze che purtroppo sono note.

Non aiutano le mappe dei navigatori visto che se ci si trova a Prada e si sceglie una destinazione sul Garda, a nord di Brenzone, il tracciato suggerito è proprio l’ardua discesa di Punta Veleno, nonostante i divieti citati. E c’è già chi commenta che, anche con la recente riapertura della funivia di Prada-Costabella che sta portando molti più turisti in quota, potrebbero aumentare i casi di persone alla guida che rischierebbero di sottovalutare la temibilissima e ripidissima discesa di via del Sole.•.

Emanuele Zanini

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