<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Il problema

Lupi, sul Baldo emergenza predazioni negli allevamenti: due attacchi a settimana

di Barbara Bertasi
Lunga casistica in soli due mesi. Questa settimana un attacco a Gaon di Caprino a poca distanza dalle case
Nuove predazioni di lupi sul Baldo
Nuove predazioni di lupi sul Baldo
Nuove predazioni di lupi sul Baldo
Nuove predazioni di lupi sul Baldo

Almeno due predazioni da lupo la settimana, sul monte Baldo, negli ultimi due mesi: circa 25 dall’inizio dell’anno secondo la Polizia provinciale. Le ultime a Caprino, dove il sindaco Paola Arduini, «vicina agli allevatori», dice: «Sto programmando un incontro sul tema con i sindaci del territorio». Ha già contattato il consigliere regionale Daniele Polato per capire quali azioni intraprendere, con il governo, «per risolvere il problema di questa presenza divenuta insostenibile».

 

Casistica

L’ultimo assalto è stato nella notte tra il 16 e il 17 agosto a Gaon, a poche centinaia di metri dalle case, nell’azienda agricola Lucchini Simone. Il lupo è entrato nel pascolo e ha attaccato un’asina di circa 10 anni, ferendola in modo tale da renderne necessaria la soppressione; un’altra asina e un asinello di 3 settimane di cui si sono i ritrovati resti. Sono stati contattati Polizia provinciale e Servizio veterinario dell’Ulss 9 per l’accertamento dell’attività predatoria da grande carnivoro. La Polizia provinciale ha stilato il verbale inviato ad Avepa (Agenzia veneta per i pagamenti) per l’eventuale indennizzo richiesto dall’allevatore.

Sempre a Caprino, il 15 agosto, sono stati predati due vitelli giovani, fatto accertato il 16 sempre da Polizia provinciale e Servizio veterinario. Altri casi, quattro pecore morte e una ferita, sono avvenuti la scorsa settimana poco fuori Boi di Pesina vicino alla casa del proprietario; a San Zeno di Montagna e a Ferrara di Monte Baldo ai danni di vitelli Angus. A giugno, a Malga Topei, condotta dalla famiglia dell’ex deputato della Lega Vito Comencini, di Caprino, fu predato un puledro.

 

Il racconto

Simone Lucchini spiega: «La notte tra il 16 e il 17 agosto i lupi si sono accaniti sui nostri 3 asini. Del più piccolo abbiamo trovato residui di osso sul terreno. La mamma è stata morsa sul fianco posteriore, ridotto a brandelli, tanto che il veterinario ha dovuto sopprimerla. L’altra asina ha riportato una profonda ferita sul naso ma è salva. L’attacco è stato a soli 200 metri da casa nostra e a circa 300 dal centro della contrada. Queste predazioni in costante crescita qui sul Baldo ci preoccupano perché creano insicurezza, in primis tra chi le subisce e poi tra chi vuole camminare in tranquillità: nessuno va più solo». «Ciò che fa più rabbia», continua Lucchini, «è il senso di impotenza che proviamo perché sembra sia impossibile risolvere il problema. Prevalgono prerogative legate alla tutela di animali selvatici che stanno però creando troppi danni; si pensa possano essere risolti con un indennizzo economico che arriverà, forse, tra un anno».

Interviene Vito Comencini: «Le predazioni dei lupi sul Baldo, specie tra Caprino e Ferrara, confermano l’emergenza legata alla presenza dei grandi carnivori che si avvicinano sempre più ad alpeggi, stalle e centri abitati. Era prevedibile che, dopo la Lessinia, pure sul Baldo sarebbe accaduto. Come parlamentare, nella scorsa legislatura, ho visto l’immobilismo delle istituzioni del nostro Paese. Da tempo, ad esempio Finlandia e Svezia, sollevano un dibattito sul tema e intervengono per il contenimento. Al problema sono ancor più vicino essendo figlio di un allevatore di montagna che affronta queste difficoltà. A Malga Topei, quota 1300, abbiamo trovato un puledro sventrato. È assurdo non si approvi una normativa che permetta di elaborare un piano di contenimento di lupi e orsi». La Polizia provinciale consiglia a chi ha allevamenti di montare recinzioni elettrificate.

Suggerimenti