Le «Metamorfosi» di Ovidio e i miti

Giuseppe Degani

ione, di Piramo e Tisbe, di Apollo e Dafne, di Tereo, Procne e Filomela. L’ingresso è libero. «Sono storie di amore», sostiene Degani, «raccontate da Ovidio in modo suggestivo con esiti diversi: ora struggenti e tenere, ora passionali e romantiche, ora drammatiche e tragiche, ora violente, spietate e crudeli. I miti, elaborati dalla memoria collettiva degli antichi attraverso l’esplorazione dell’inconscio e della psiche, sono un mezzo privilegiato per riflettere sull’agire umano di ogni epoca. Essi infatti consentono di istituire collegamenti tra il mondo antico e la nostra vita, di comprendere meglio i sentimenti, gli ideali, le aspettative, le speranze, le ansie, i sensi di colpa dell’uomo contemporaneo». A tutti i partecipanti l’associazione Amici di San Zeno offrirà un opuscolo con i testi dei miti presentati. • (...)

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