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Lago preso d’assalto dai turisti
È una stagione da incorniciare

I turisti, soprattutto tedeschi,  affollano ancora il centro storico di LaziseTraffico intenso ieri sulla Gardesana all’altezza di Torri
I turisti, soprattutto tedeschi, affollano ancora il centro storico di LaziseTraffico intenso ieri sulla Gardesana all’altezza di Torri
I turisti, soprattutto tedeschi,  affollano ancora il centro storico di LaziseTraffico intenso ieri sulla Gardesana all’altezza di Torri
I turisti, soprattutto tedeschi, affollano ancora il centro storico di LaziseTraffico intenso ieri sulla Gardesana all’altezza di Torri

Sono ancora tanti i turisti stranieri sul lago di Garda, a dispetto del meteo variabile e del calo delle temperature.

Condizioni che però li fanno muovere di più sul territorio, con spostamenti spesso in massa verso la città per gite giornaliere, verso i centri commerciali o i mercati settimanali dei paesi lacustri. E sono sempre di più i turisti che usufruiscono del trasporto pubblico anche grazie alle migliorie apportate, motivo per cui nei giorni scorsi il presidente di Atv Stefano Zaninelli ha ipotizzato la possibilità di mettere a disposizione corse supplementari di collegamento a Verona.

È la coda lunga di un’altra stagione da incorniciare e che come gli scorsi anni si protrarrà grosso modo fino a metà ottobre, sperando che il brutto tempo non diventi una costante.

Le stime della Regione Veneto diffuse a metà luglio parlavano per il lago di un incremento del 4,3% di arrivi nel primo semestre dell’anno, trend che si presume sia stato confermato nel cuore dell’estate segnando un’ulteriore crescita rispetto alla stagione d’oro del 2016.

«In questo periodo ci sono soprattutto tedeschi, seguiti da olandesi, inglesi e svizzeri e la tipologia più diffusa sono famiglie con bambini piccoli e persone più anziane», informa il presidente di Assogarda Camping Giovanni Bernini, che si dice «soddisfatto dell’ottima stagione».

Non potendo contare su dati aggregati delle prenotazioni nei campeggi gardesani, Bernini stima una media del 50% di riempimento: percentuale che indica comunque migliaia di presenze giornaliere, tenendo conto che soprattutto i campeggi del basso lago sono grandi villaggi turistici.

Chi sceglie le vacanze a settembre inoltrato è attirato anche da eventi di spessore come la Festa dell’uva e del vino di Bardolino, che quest’anno si terrà dal 28 settembre al 2 ottobre, o la successiva fiera del miele di Lazise e altre iniziative diffuse sul territorio.

Contenti ma cauti i rappresentanti del comparto alberghiero. «In questo periodo i turisti negli hotel sono tanti, ma meno dello scorso anno», riferisce il direttore di Federalberghi Garda Veneto Giovanni Altomare, «la media è di circa il 75% di stanze occupate, l’anno scorso a settembre si faceva fatica a trovare posto». In linea con gli scorsi anni è probabile che il tutto esaurito si registri verso fine settembre a Bardolino e nei paesi vicini grazie agli eventi in calendario. «In occasione della Festa dell’uva riempiamo tutte le strutture, è una manifestazione paragonabile all’Oktoberfest di Monaco di Baviera, si migliora ogni anno ed è sempre più frequentata», sottolinea il sindaco di Bardolino Ivan De Beni anche in qualità di operatore turistico, «i tour operator ci chiedono le date già l’anno prima per poter pianificare i pacchetti».

Sull’andamento generale della stagione De Beni sottoscrive la lettura del direttore di Federalberghi, allargandola agli altri mesi: «Il settore alberghiero ha registrato un lieve calo sul 2016, ma guardando l’andamento degli ultimi tre anni la crescita è indubbia. Quest’anno il segno positivo più marcato l’ha avuto il settore extralberghiero: campeggi, residence, b&b, affittacamere». Risultato, quest’ultimo, che i vertici di Federalberghi riconducono anche alla progressiva regolarizzazione delle strutture «sommerse» che grazie a controlli e sensibilizzazione emergono dal mercato nero del settore. Lazise continua a fare la parte del leone, come confermano i primi dati a disposizione del vicesindaco e assessore al bilancio Eugenio Azzali: fino al termine di agosto le presenze (numero di pernottamenti) registrate per il pagamento dell'imposta di soggiorno sono state 2 milioni 701mila tra persone paganti e non paganti l’imposta (tra queste ragazzi fino a 14 anni e disabili). Presenze che finora hanno portato nelle casse comunali 1 milione 329mila euro. «In linea grosso modo con lo stesso periodo dello scorso anno», spiega Azzali, «anche se va tenuto conto che alcune strutture potrebbero ancora comunicare le presenze di agosto». Nel 2016 a Lazise le presenze complessive erano state 3 milioni 377mila, con un incremento dell’8% sul 2015.

Katia Ferraro

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