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«La croce ci porterà solo benefici»

La croce astile che dovrebbe essere installata sul Monte Baldo
La croce astile che dovrebbe essere installata sul Monte Baldo
La croce astile che dovrebbe essere installata sul Monte Baldo
La croce astile che dovrebbe essere installata sul Monte Baldo

È scontro aperto a Malcesine sul tanto discusso progetto che prevede di installare sul Monte Baldo la croce astile di diciotto metri sul Monte Baldo dedicata a Papa Wojtyla. Nei giorni scorsi le associazioni ambientaliste avevano attaccato il piano del Comune per l'impatto che l'opera avrebbe sul territorio montano invocando lo stop ad un «business che agevola il privato a discapito della comunità». Le minoranze consiliari Vivere Malcesine e Malcesine 2.0 nelle scorse settimane erano tornate a criticare l'accordo di programma tra l'amministrazione comunale melsinea e la società PGP2 dell'imprenditore Mirko Zanini, stipulato per issare l'opera artistica e religiosa. Al riguardo l'opposizione aveva attivato anche una petizione su Change.org (che ha superato le 4.600 firme), creata proprio per sensibilizzare l'opinione pubblica e impedire la collocazione dell'opera artistica in vetta all'«Hortus Europae». Ma sulla levata di scudi di opposizioni e ambientalisti il sindaco di Malcesine Giuseppe Lombardi replica punto su punto, difendendo in toto un progetto che, reputa, «punta solo a portare beneficio a tutta la nostra comunità». Il primo cittadino melsineo definisce gli attacchi «pretestuosi e conditi di illazioni che non fanno certo onore né alle minoranze del consiglio comunale, che hanno innescato la polemica, né a quanti si sono accodati senza nemmeno conoscere, credo, la portata di quanto ci siamo proposti di realizzare». L'area dove si vuole installare l'opera è attigua alla chiesetta che si trova nei pressi della stazione a monte della funivia: «è una zona che è stata oggetto di una serie di interventi discutibili dal punto di vista ambientale e non è certamente più intatta come si vuole far credere. È un'area solo di un paio di ettari del migliaio di proprietà, tra prati e malghe, del Comune di Malcesine e che non verrà assolutamente toccata». L'amministratore malcesinese sottolinea inoltre come «non si realizzeranno nuove strade asfaltate e nuovi parcheggi, come è stato inopinatamente affermato senza cognizione di causa, e credo solo per fomentare la polemica. Utilizzeremo bene ciò che già esiste, come il collegamento attuale lungo la strada Graziani con Madonna della Corona e i servizi di cui l’area è già dotata». «Non saranno inoltre aperti nuovi sentieri», assicura il sindaco. «Siamo convinti che quelli che ci sono, che tra l'altro verranno valorizzati, possano soddisfare in pieno le esigenze di chi vorrà avvicinarsi alla croce». Sull'impatto ambientale della struttura alta 18 metri, paragonata a quello di un edificio di sei piani, Lombardi precisa che «se così fosse anche sindaco e assessori sarebbero in prima fila contro la realizzazione di una simile atrocità. La croce, invece, alla base è larga 160 centimetri e da due metri in su ha mediamente un diametro che varia dai 50 ai 60 centimetri. Inoltre poggia su basamento quadrato di tre metri per tre alto nemmeno 70 centimetri». Sulla petizione realizzata su change.org – intitolata «Una croce di ben 18 metri sul Monte Baldo, giardino botanico d’Europa!» - il sindaco afferma come sia «ovvio che ci siano quasi cinquemila persone contrarie, ben più di tutti gli abitanti di Malcesine, ma non è detto che tutte queste firme della petizione siano spontanee e non, invece, organizzate ad arte perché non esiste oggi alcun strumento di verifica». Sulla regolarità dell'iter Lombardi ricorda come «non sia mai stato evidenziato alcun profilo di illegittimità». In merito al turismo, infine, il primo cittadino melsineo è certo che «la croce darà maggior impulso al turismo. Con questo progetto puntiamo ad incrementare le presenze turistiche nei periodi invernali, primaverili e autunnali, considerato che la stagione estiva registra già numeri altamente positivi». Nello specifico, sul turismo religioso, l'amministratore del paese dell'alto Garda lo definisce «non di massa e si svolge tipicamente al di fuori del flussi stagionali. Quindi ben di addice al progetto». •

Emanuele Zanini

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