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l'interrogazione

Frane sulla Gardesana in Parlamento: «I cittadini non si sentono sicuri, servono risposte»

Frana sulla Gardesana
Frana sulla Gardesana
Frana sulla Gardesana
Frana sulla Gardesana

«Sul lago di Garda i cittadini sono preoccupati. Hanno paura di transitare sulle statali gardesane. Sulla viabilità va garantita assolutamente la sicurezza. Serve intervenire urgentemente sulle barriere paramassi, visto che ci risulta che molto sono state costruite negli anni Sessanta e Settanta e molte hanno scarsa capacità di intercettare i massi che cadono, altre sono piene di detriti. Inoltre alcuni grandi blocchi caduti negli ultimi mesi sono così grandi da rendere le protezioni inefficaci».

A dichiararlo è Aurora Floridia, senatrice malcesinese di Europa Verde, che assieme al collega Alfredo Bazoli, vice presidente del PD al Senato, ha presentato ai tre ministri delle infrastrutture e trasporti, della protezione civile e dell'ambiente, un'interrogazione parlamentare, a risposta scritta, sulla ciclovia del Garda, in particolare dopo le frane che si sono verificate negli ultimi periodi lungo le strade che costeggiano il lago.

La richiesta di ispezioni sulle strade del Garda

«Vanno effettuate ispezioni, manutenzioni ed eventualmente vanno sostituite le barriere. Si deve valutare come intervenire sui tratti più a rischio», aggiunge la senatrice, «considerando anche che la Gardesana è la principale arteria di accesso al territorio e che la stagione turistica è alle porte».

Nel documento inviato ai ministeri competenti in materia, nello specifico, i due rappresentanti in Senato hanno esposto i pericoli e rischi futuri per l'area del Garda, chiedendo nello specifico un intervento sulle barriere paramassi. Floridia e Bazoli chiedono quindi se «le barriere paramassi, che dovrebbero proteggere le strade statali SS.45 bis (Gardesana Occidentale) e SS.249 (Gardesana orientale), rispettino le linee guida elaborate a livello europeo secondo lo standard di riferimento e se le barriere siano oggetto di verifiche e manutenzione come previsto dalle norme relative alle opere di difesa dalla caduta massi».

I due rappresentanti in Senato, inoltre chiedono se «a seguito dei rilievi descritti nella relazione geologica del progetto definitivo pubblicato a luglio 2022 dalla Provincia autonoma di Trento, siano stati eseguiti interventi di messa a norma delle strutture di protezione; se a fronte dell’intensificarsi della cadute frane, si intendano potenziare le barriere paramassi, sostituendo quelle obsolete, per garantire la viabilità delle due Gardesane e con essa l’incolumità di persone che vi transitano con i loro mezzi». Floridia e Bazoli, inoltre interrogano i Ministri se «ritengano opportuno stanziare le necessarie risorse economiche finalizzate ad assicurare il monitoraggio delle barriere paramassi su tutto il perimetro del lago di Garda; quali iniziative intendano adottare per definire in modo concreto le tempistiche di intervento sui tratti interessati dagli alti rischi geologici, al fine di risolvere i disagi dei residenti nei territori lacustri coinvolti; e se ritengano opportuno la realizzazione di una ciclovia a sbalzo sulle rocce dell’alto Garda, evidentemente instabili sotto il profilo geologico-geotecnico».

Emanuele Zanini

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