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Incendi, dispersi e calamità Il suo «pane» per 33 anni

  Palmerino Lorenzi
Palmerino Lorenzi
  Palmerino Lorenzi
Palmerino Lorenzi

È una persona speciale. Chi lo conosce dice che fa «tutt'uno» con Ferrara di Monte Baldo, dov’è nato, si è sposato e dove 33 anni fa creò la squadra di Protezione civile, gruppo operativo con cui, a parte interventi speciali anche all'estero con le Penne nere, ha vigilato a 360° sul territorio nelle emergenze con ogni condizione meteo. Neve, gelo, acqua e grandine sono state le sue sfide, che ha affrontato spesso portando aiuti ad anziani e persone isolate. Sono solo alcuni dei motivi per cui il sindaco, Carla Giacomazzi, con la sua amministrazione, domani gli consegnerà una targa su cui sta scritto: “A Palmerino Lorenzi, a nome di tutta la cittadinanza, un sentito ringraziamento per l'impegno profuso negli anni a servizio della nostra comunità come volontario e coordinatore del Gruppo comunale di Protezione civile. Con riconoscenza». «Un gruppo in cui», dice, «come previsto dalla normativa, non può più svolgere servizio di volontariato per raggiunti limiti di età e che nel 2021 ha lasciato. In silenzio. Ora però, come comunità, lo vogliamo tutti ringraziare». Anche se potrebbe non essere l'ultima volta. Perché se è vero che Palmerino ha 81 anni, certo è che, se qualcuno glielo chiederà, non si tirerà indietro. Ricorda Giacomazzi: «Lorenzi è nato a Ferrara il 15 ottobre 1941, è sempre vissuto qui con la moglie Maria e la figlia Cristina». La vita non gli ha mai rubato il sorriso, anche quando gli ha tolto il figlio Luca stroncato da una malattia a soli 17 anni. Operaio comunale ha sempre lavorato sodo, ma non gli bastava. Dal 1965 al 2015 è stato capogruppo Alpini Ferrara di Monte Baldo, nel 1990 creò la squadra di Protezione civile che allora faceva capo all'Associazione nazionale Alpini della Sezione di Verona divenuta nel 1998 Gruppo comunale di Protezione civile. Un gruppo operativo di cui è stato coordinatore fino al 2011 restando volontario appunto fino al 2021. E non si è limitato a operare in zona. «Nel 1992 partecipai», dice Lorenzi, «con gli Alpini della Sezione di Verona alla costruzione del ponte in Albania. Nel 1993 con altri alpini di Ferrara andai a Rossosch (Russia) per la costruzione di un asilo e nel 1994 ad aiutare Asti alluvionata». È sempre stato punto di riferimento nelle emergenze del territorio comunale e, dice lui, «non dimenticherò mai quella sanitaria del 2006, quando un gregge di oltre 300 pecore morì per un fulmine abbattutosi sul Baldo». «È stato molto operativo anche nell'attività antincendio, ha fatto moltissimi interventi di spegnimento», dice il sindaco. «Il suo ruolo di coordinatore è spesso andato oltre quello istituzionale. È intervenuto per cercare persone disperse, aiutare bisognosi e nell’emergenza neve, anche infortunandosi. Ora gli diciamo grazie consegnandogli un riconoscimento che è piccolo rispetto al grande operato da lui svolto».•.

Barbara Bertasi

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