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Fondi in arrivo per il pontile Sarà demolito e ricostruito

Il pontile di Magugnano che una volta era usato come scalo della Navigarda
Il pontile di Magugnano che una volta era usato come scalo della Navigarda
Il pontile di Magugnano che una volta era usato come scalo della Navigarda
Il pontile di Magugnano che una volta era usato come scalo della Navigarda

Colpo di scena per il pontile di Magugnano chiuso a intermittenza da anni: la giunta regionale del Veneto, su iniziativa della vicepresidente Elisa De Berti, ha stanziato 260 mila euro per la sua demolizione e ricostruzione. De Berti si era già occupata del pontile nel 2019 e nel 2021, visto l'impasse in cui versa da quando, nel 2017, era stato oggetto di incendio doloso per mano rimasta finora sconosciuta. Va ricordato che nel novembre del 2021 due esponenti su tre dell’attuale minoranza, ovvero Aldo Veronesi e Mattia Faccioli, erano stati riconosciuti colpevoli e sanzionati per avere affisso uno striscione di protesta contro la chiusura dello scalo che era utilizzato dai turisti che si imbarcavano o scendevano dai traghetti della Navigarda. Lo scontro conferma quindi quanto fosse sentito il problema. Il Comune di Brenzone si era reso disponibile a fare i lavori al pontile di Magugano ma, finora tutto era rimasto impantanato. Il pontile era stato dato alle fiamme e danneggiato durante il mandato dell'allora sindaco Tommaso Bertoncelli e grazie all'interessamento dell'allora assessore De Berti, era stato ottenuto un iniziale contributo di 70 mila euro a fronte di un preventivo di spesa di 120 mila. L'esponente scaligera della Lega, nel precedente mandato, aveva concesso un contributo sotto forma di possibilità di trattenere una parte dei canoni dovuti dal municipio alla Regione per gli anni 2018 e 2019 per risistemare il pontile, ma nulla era poi stato fatto in termini di lavori. «Il problema è che il pontile è demaniale e si devono ottenere le autorizzazioni degli enti competenti: il Genio Civile avrebbe dovuto fare il progetto, finanziarlo e realizzarlo», aveva detto la maggioranza attuale in Consiglio. Il pontile è ad uso esclusivo del servizio di trasporto pubblico locale della Navigarda e insiste su una area portuale, di competenza comunale su delega regionale. Un problema che adesso, grazie alla spinta economica regionale, sembra finalmente aver trovato uno sbocco. Anche se con l’aumento stratosferico dei costi delle materie prime e non solo, si è passati dal «preventivo di 120 mila euro all'attuale di ben 260 mila», fanno sapere da Brenzone. Felice per la notizia dei fondi in arrivo il sindaco di Brenzone, Davide Benedetti: «Ringrazio l'assessore Elisa De Berti», ha detto il primo cittadino, «perché non solo ha mantenuto la parola sul contributo, supportando il Comune, ma ha dato un aiuto maggiore rispetto a circa cinque anni fa. La vicepresidente si è poi prodigata negli uffici regionali per accelerare la pratica e ciò consente di poter effettuare un intervento strategico per il turismo di Brenzone. Cercheremo ora di approvare il progetto esecutivo e affidare l'appalto al più presto». Spiega De Berti: «Dal 3 agosto 2017 il pontile è interdetto a causa dei danni riportati per un incendio doloso. Si sono succeduti nel tempo provvedimenti di chiusura parziale e/o totale e, attualmente, è in vigore l'ordinanza del 14 maggio 2021 che interdice l'accesso dall'acqua e da terra. Il divieto, protratto nel tempo, ha arrecato e sta arrecando disagio alle attività turistiche locali e pertanto è improcrastinabile il ripristino dell'agibilità del pontile. Il Comune ha presentato il progetto definitivo di demolizione e ricostruzione, che è stato sottoposto al parere idraulico ed all'esame tecnico-economico alla Commissione tecnica regionale decentrata presso il Genio Civile di Verona ottenendo il voto favorevole, senza prescrizioni. L'importo dei lavori e il relativo quadro economico sono stati oggetto di revisione da parte dall'ufficio tecnico del Comune, che l'11 aprile 2023, ha trasmesso il quadro economico aggiornato. I lavori ammontano a 260 mila euro. Vista l'urgenza, determinata dall'approssimarsi della stagione estiva di particolare rilevanza per il Garda, si propone il contributo di 260 mila euro, demandando al direttore della Direzione infrastrutture e trasporti i conseguenti atti gestionali di assegnazione, impegno ed erogazione, subordinandoli all'intervenuta esecutività della variazione di bilancio». •.

Gerardo Musuraca

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