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Disabili all’università Progetto del Lions club

Una finestra aperta sul sociale. Nell’ultima riunione del Lions club Baldo Garda Benacus, presieduto da Giuseppe Bolognini, è stato presentato il progetto di formazione e inclusione per i ragazzi, avviato da Isabella Brambilla, presidente della «Dravet Italia Onlus». La Dravet è una rara sindrome epilettica causata da una mutazione genetica. Di solito insorge durante l’infanzia ed è caratterizzata da crisi prolungate che possono evolversi in altri tipi di crisi. Il progetto prevede la creazione di un percorso universitario «parallelo» per offrire ai ragazzi portatori di disabilità cognitivo-comportamentale l’opportunità di vivere l’esperienza di studi superiori, che sarebbe altrimenti loro negata, con un team di educatori. Insegnanti che progettano le attività, personalizzando obiettivi educativi per i differenti corsi. Oltre alla collaborazione dei docenti, diventa però necessario avere insegnanti di sostegno ed educatori che selezionino i corsi da seguire, in base a interessi e abilità dei ragazzi. Li seguano nelle lezioni e li aiutino nello studio. Li inviti alla socializzazione, favorendo indipendenza e autonomia nella fruizione degli ambienti universitari. Collaborando con i delegati all’accoglienza, studenti con disabilità del dipartimento, l’associazione «Dravet Italia onlus», con il team dedicato s’impegna a redigere un piano di studi adatto alle necessità dei singoli ragazzi. Il team lavorerà per personalizzare il più possibile corsi, metodi e materiali didattici, al fine di migliorare l’esperienza degli studenti. Al termine, gli studenti di «UniUp» non avranno una laurea ma vissuto un’esperienza unica in termini di socialità, crescita e sviluppo verso l’età adulta. All’evento, hanno preso la parola anche il professor Bernardo Dalla Bernardina, della Neuropsichiatria Infantile di Verona, e i dottori Lonardi e Corrent, referenti Asl per l’integrazione lavorativa. •. S.J.

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