Si è svolta questa mattina, sabato 6 aprile, a Bardolino nella sala “La Fabbrica dell'acqua” dell’Hotel Caesius Thermae & SPA Resort, il convegno “Il Garda che vorrei…” promosso dagli studenti del corso di accoglienza turistica dell’istituto alberghiero “Luigi Carnacina”.
Al termine del convegno ha preso la parola il vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti che, sollecitata dalla studentessa Asia Bertani, ha raccontato la molla che l’ha spinta ad accelerare l’iter della ciclovia del Garda, che rientra nel piano nazionale decisa ancora dal ministro Del Rio.
«C’è stato un momento preciso su cui ho schiacciato sull’acceleratore. È stato quando è morto il ragazzo olandese tra Castelnuovo e Lazise. Lì ho detto non possiamo più aspettare».
La De Berti ha poi per l’ennesima volta sottolineato che i fondi del Pnrr della Ciclovia del Garda non possono essere utilizzati per il collettore. «Si tratta di due capitoli diversi. Ciò che trovo strano è che il collettore del Garda non sia rientrato nei fondi del Pnrr».
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