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la sponda bresciana

A Limone vietati persino i panni stesi sui balconi

di Luciano scarpetta
Nella perla dell’alto Garda multe fino a 500 euro. Nel Golfo, vietato l’accesso nella piazzetta Donna del lago dove in passato gruppi di balordi hanno importunato i passanti
Lago di Garda
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Dal fumo ai bivacchi, anche sulla riviera del parco arrivano i divieti d’estate per la civile convivenza. Quando arriva il caldo, si allentano inevitabilmente i costumi e anche da queste parti i Comuni provano ad arginare cattive abitudini, degrado e maleducazioni varie ed assortite. Soprattutto a Salò e Limone, località tra le più gettonate anche dai «pendolari» del fine settimana.

Balconi «liberi» da panni stesi

A Limone da anni niente viene lasciato al caso e i provvedimenti riguardano anche i residenti. Ebbene si, anche i limonesi: per loro infatti nessun panno steso ad asciugare nel centro storico su finestre, balconi e terrazzi. Chi lo fa nelle ore diurne, rischia una multa che può andare da un minimo di 25 ad un massimo di 500 euro. «Limone è una località ad economia turistica – è riportato nell'ordinanza - e viene visitata annualmente da migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo». Via quindi senza se e senza ma dalla vista (evitando anche gocciolamenti al suolo), qualsiasi tipo di indumento, senza alcuna esclusione, dalle mutande ai reggiseni, dai pantaloni alle magliette, così come le lenzuola, gli asciugamani, le tovaglie ecc.».

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Le restrizioni per i turisti

Per i turisti invece, il decoro riguarda soprattutto i comportamenti balneari che non contemplano nelle spiagge principali, oltre al divieto di entrare in bici o con gli animali (la «Bau beach» dedicata è in località Sopino), anche quello delle sigarette. «Niente fumo passivo – sottolinea il vice sindaco e assessore al turismo Franceschino Risatti - : in spiaggia i posacenere sono stati posizionati nelle immediate vicinanze dei bagni pubblici. Per noi che viviamo di turismo ci vuole attenzione: non dobbiamo limitarci solo a sanzionare i trasgressori, ma offrire a turisti e residenti la possibilità di aumentare non solo la buona educazione, ma anche la sensibilità ambientale preservando il decoro del paese e anche il territorio. Nel nostro caso ad esempio, evitando che i mozziconi finiscano nel lago, abbiamo emanato il divieto di immettere nella rete delle acque bianche dell’intero territorio comunale, nelle caditoie e griglie di raccolta dell’acqua piovana presenti lungo le strade, detersivi, olii vegetali, o chimici, polveri abrasive e mozziconi di sigaretta, sostanze e materiali che possono alterare la composizione dell’acqua piovana o che possano comunque essere potenzialmente inquinanti. A breve posizioneremo sul selciato nei pressi di ogni caditoia una piastrellina recante l’invito a non gettare mozziconi e la dicitura “Il lago comincia da qui».

Comportamenti da tenere in acqua

A Salò le prescrizioni non sono solo sulla terraferma. I provvedimenti emanati dal sindaco Gianpiero Cipani in collaborazione con la Guardia Costiera riguardano anche (o soprattutto, dopo quanto accaduto un paio di anni fa con la tragedia di Greta e Umberto) la convivenza nelle acque del golfo. L’ordinanza in vigore fino ad ottobre (compreso) riduce la velocità nautica, introducendo limitazioni alle attività acquatiche in uno specchio d’acqua all’interno del quale l’attività di navigazione è intensissima e, oltre a costituire un costante pericolo per i bagnanti, genera spesso moto ondoso comportando pericoli alla navigazione e frequenti rischi di incidente.

In terraferma invece le attenzioni sono nell’area denominata «Piazzetta donna del lago» interdetta all’accesso fino al 30 settembre. Nel corso delle stagioni sono stati segnalati numerosi episodi di assembramento di ragazzi e adulti nella piazzetta a fianco della scultura, antistante il ponte situato nei pressi del cantiere nautico Arcangeli. «Gruppi di ragazzi e adulti – si legge nelle motivazioni dell’ordinanza - oltre a mettere in atto comportamenti contrari al decoro e alla pubblica decenza, importunano i passanti arrivando a intimorire i ragazzini più piccoli, creando inoltre difficoltà legate alla libera fruizione dello spazio pubblico, compresa la spiaggetta che confina con la piazzetta».

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