Crolli, vandali e pochi treni «Stazione terra di nessuno»

Abbandonata all'incuria, vandalizzata e terra di nessuno di notte. Sono le condizioni in cui versa da anni la stazione ferroviaria di Castelnuovo del Garda. C'è l'edificio fatiscente, le cui porte e finestre sono state murate per evitare ulteriori scempi all'interno. Ma anche all'esterno l'immagine che restituisce questo luogo è di totale degrado: pavimentazione consunta dal tempo, alcune porzioni transennate per pericolo crolli, chiusini di tombini e vari servizio sprofondati o, al contrario, sporgenti. Situazione che Matteo Massari, giovane consigliere comunale di minoranza di Castelnuovo del Garda, ha deciso di portare in primo piano inviando una segnalazione a Rete ferroviaria italiana (Rfi) e scrivendo una lettera indirizzata al prefetto di Verona Donato Cafagna, al sindaco Giovanni Dal Cero e al responsabile di zona di Rfi. La comunicazione, sottoscritta dai colleghi del gruppo consiliare «Sandrini sindaco», pone l'accento sulla mancanza delle «condizioni minime di sicurezza» della stazione e della zona circostante. Nel settembre del 2021 il maltempo causò il crollo di una pesante grondaia della copertura dell'edificio, senza tuttavia interventi risolutivi. Ci sono delle cancellate mobili per evitare l'avvicinamento delle persone al fabbricato, ma sono cadute a causa dell'ultima ondata di maltempo o, chissà, dell'ennesimo atto vandalico. «Da circa quattro mesi, come testimoniato da alcuni residenti che abitano nei pressi della struttura e da alcuni utenti che usufruiscono del servizio, nonché verificato personalmente dal sottoscritto, manca totalmente l'illuminazione nella fascia serale e notturna creando situazioni di estremo pericolo», evidenzia Massari nella lettera. «Come segnalatomi da alcuni residenti delle vie limitrofe, a notte fonda la stazione diventa “terra di nessuno”, con soggetti che approfittano della situazione di mancato controllo, di ridotti passaggi di automobili e persone, per effettuare attività illecite». Fatti già posti all'attenzione delle forze dell'ordine «al momento senza esiti risolutivi», riscontra Massari, che chiede di «adottare tutti i provvedimenti, impiegare tutte le risorse e i mezzi per poter riportare la situazione a un livello accettabile di tollerabilità e sicurezza per residenti e utenti». Problemi che il sindaco Dal Cero conosce: «La situazione è ferma da decenni. C'era stato un tentativo delle passate amministrazioni di acquisire l'edificio, ma non è andato a buon fine», spiega, ribadendo la proposta già avanzata a Rfi: «In vista del nuovo casello autostradale di Castelnuovo, per cui mi auguro che i lavori partano nel 2024 visto che le opere propedeutiche sono quasi terminate, si deve rilanciare anche la nostra stazione ferroviaria, considerando anche che quella di Peschiera non può reggere i numeri che registra durante la stagione turistica». L'invito a Rfi è di «prendere una decisione definitiva: o rinnovare l'attuale stazione, ma non sarebbe una soluzione vantaggiosa essendo lo spazio piccolo e con pochi parcheggi, oppure fare la scelta coraggiosa di costruire una nuova stazione vicino al casello: lo spazio c'è e sarebbe un'occasione anche in vista del progetto regionale della linea ferroviaria che dall'aeroporto di Villafranca porti al lago». Idea ambiziosa, per cui anche fosse condivisa ci vorranno anni per concretizzarla. Nel frattempo? «Rfi ha murato gli ingressi alla palazzina della stazione, ma l'immobile è in decadenza. Posso fare da pungolo», risponde il sindaco, «la sicurezza può essere aumentata facendo fermare più treni, e in questo senso ho preso positivamente la scelta di far fermare anche a Castelnuovo il treno che nel tardo pomeriggio della domenica parte da Brescia diretto a Verona. E poi le forze dell'ordine: abbiamo avuto conferma che anche quest'estate ci sarà un rinforzo dei carabinieri, sicuramente sarà uno dei posti monitorati dalle pattuglie notturne».•.