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la grande opera

Ciclovia del Garda, pubblicato il bando per lo stralcio di Torri: «Tra i più complicati e costosi da realizzare»

Offerte entro il 14 novembre per l'alto lago: lavori per 11 milioni. Il lotto comprende anche Bardolino, spesa totale di 20 milioni

La Ciclovia del Garda avanza lungo la costa veronese. In questi giorni, Veneto Strade Spa, braccio operativo della Regione e soggetto attuatore dell’opera, ha pubblicato il bando di gara europeo per uno stralcio da realizzare a Torri del Benaco per l’importo di 11 milioni 145mila euro (Iva esclusa).

«È uno dei tratti più complicati e costosi da realizzare», dice Elisa De Berti, vicepresidente della Regione e assessore a Lavori pubblici. Il tratto va da Brancolino all’abitato di Torri, circa 2 chilometri per 3,5 metri di larghezza della ciclovia che, date le caratteristiche geomorfologiche dell’area e le dimensioni ridotte del sedime stradale della Gardesana, sarà realizzata in buona parte su passerella a sbalzo.

Il bando

Il termine per la presentazione delle offerte è il 14 novembre e dal momento della consegna dei lavori l’impresa avrà 516 giorni per completare l’opera.

Il tratto fa parte di un lotto che comprende anche uno stralcio in territorio di Bardolino, per cui è in corso la progettazione definitiva. Il costo complessivo per entrambi è di oltre 20 milioni: 10,5 arrivano dal Pnrr, quasi 5 dal Fondo per le opere indifferibili e altri 5 dal cofinanziamento statale attraverso il Fondo unico per il turismo (Funt).

«Quasi 2 milioni sono già stati approvati dal Funt 2022, mentre gli altri 3 sono stati richiesti al Funt 2023», spiega l’assessore regionale al Turismo, Federico Caner. Dei tre progetti che la Giunta regionale ha deciso di presentare al ministero per accedere al Funt, la Ciclovia del Garda è quella che assorbe più risorse: oltre 3 milioni sui circa 5,3 richiesti. «Attendiamo l’approvazione ministeriale, ma finora non ci sono mai stati bocciati i progetti presentati», aggiunge Caner, «la Ciclovia del Garda è un’opera strategica per il territorio, che risolve tante problematiche di un’area a forte densità turistica con elevata promiscuità di traffico veicolare e ciclabile».

Il punto sull'opera nel Veronese

Tirando le somme: ai 20 milioni del lotto che comprende gli stralci di Torri e Bardolino, si aggiungono gli oltre 4 finanziati dalla Regione per il tratto inaugurato a giugno nel basso lago, tra la rotatoria in corrispondenza dell’ospedale Pederzoli, a Castelnuovo, e Pacengo di Lazise; ci sono poi 5,9 milioni destinati allo stralcio di Peschiera e alla prosecuzione verso Lazise per il quale a breve dovrebbe partire la gara d’appalto.

«Per l’aumento dei costi dovuto alle prescrizioni della Soprintendenza e del Genio civile, questo stralcio non comprenderà la passerella sul ponte ferroviario che attraversa il Mincio», informa De Berti. Solo per l’attraversamento sospeso a lato del manufatto chiamato «Setteponti» serviranno infatti 7,5 milioni: si attende la copertura finanziaria.

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Malcesine e Brenzone

A Malcesine e a Brenzone buona parte della ciclovia c’è già grazie ai tratti realizzati negli anni con il Fondo comuni confinanti, da adeguare dove possibile in larghezza. A Malcesine è inoltre partito a febbraio lo stralcio da località Baitone alla galleria Navene/Cantone (7 milioni e 450mila euro), che comprende un tratto di pista realizzato su struttura a sbalzo, esterna alla carreggiata della Gardesana, e una galleria naturale di 220,5 metri affiancata alla galleria stradale Navene/Cantone.


L’anello

La Ciclovia del Garda sarà, alla fine, un anello lungo circa 165 chilometri: 67 lungo la sponda veronese, 79 su quella bresciana e 19 nella parte trentina. Il costo complessivo della ciclabile è stimato in 344,5 milioni di euro, da rivedere al rialzo per l’aumento dei costi e per l’avanzamento dello stadio di progettazione.

Nel progetto di fattibilità la spesa era così suddivisa: 120,5 milioni per le opere sulla costa veneta, 144 per quelle in Lombardia e 80 per la Provincia autonoma di Trento. 

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Katia Ferraro

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