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Cantieri aperti a Novezza
Cannoni e skilift in costruzione

Cantiere aperto a Novezza dove, mentre arrivano i primi fiocchi, si lavora per realizzare - la speranza sarebbe entro l’inverno - un impianto d’innevamento artificiale che servirà una nuova pista del Marocco con skilift. «In luglio», ricorda il sindaco Paolo Rossi, «la Centrale unica di committenza (Cuc) dell’Unione Montana del Baldo-Garda ha appaltato due progetti fondamentali per rilanciare questo comprensorio sciistico dove, gestiti dalla Società Novezza Futura srl, funzionano due tapis roulant che permettono di sciare sui pendii più dolci della zona. I lavori», ricorda, «sono divisi in due fasi. Una prevede la realizzazione dello skilift monoposto per la sciovia del Marocco e l’altra il ripristino dell’impianto d’innevamento e conseguente allestimento della suddetta pista. Proprio questa fase è partita e sta proseguendo. Prevede la manutenzione dell’invaso artificiale da 7mila e 485 metri cubi volto ad accumulare l’acqua meteorica che i cannoni per l’innevamento programmato trasformeranno in neve».

Il corpo principale dell’invaso, che è a quota 1363 e fu fatto una ventina di anni fa per servire le piste chiuse nel 1999, aveva bisogno di radicale manutenzione. «L’impresa», aggiunge Rossi, «che ha iniziato a lavorarvi in settembre, ha già inserito uno sfioratore e creato uno scarico con relativo sistema di smaltimento. Vanno ora impermeabilizzate le pareti e il fondo della vasca, lavoro che sarà fatto entro fine novembre. Una volta predisposta la funzionalità della struttura, il concessionario della stazione provvederà alla messa in funzione dell’impianto produttore di neve».

In merito alla fase della realizzazione della nuova sciovia, «avrà un tracciato identico a quella omonima dismessa anni fa», spiega. «S’istallerà uno skilift con traini monoposto adatto a un servizio ‘self service’. Il motore sarà nella stazione a valle», aggiunge, «mentre quella di monte sarà vicina all’ancoraggio. La portata teorica massima è prevista in circa 500 sciatori l’ora con velocità molto lenta. Il nuovo impianto si svilupperà per circa 244 metri con un dislivello di 48. La linea, che non prevede attraversamenti, sarà sorretta da 3 piloni», precisa. «L’iter sarà però più complesso rispetto a quello della fase in corso. La ditta aggiudicataria ha da tempo consegnato il progetto esecutivo dell’impianto che il Comune ha approvato e trasmesso all’Ufficio speciale trasporti impianti fissi (Ustif) Veneto per il nulla osta. Quando lo avremo ottenuto consegneremo i lavori per l’esecuzione dell’opera. Auspichiamo», dice il sindaco, «che anche gli altri enti siano celeri affinché queste procedure burocratiche non ci facciano perdere una stagione sciistica. Ci piacerebbe infatti chiudere i lavori entro l’inverno. L’operazione», evidenzia, «a livello complessivo, è stata resa possibile grazie a 800mila euro ottenuti dal Fondo per lo sviluppo dei Comuni di Confine (ex Odi ossia Organismo di indirizzo) con un bando che risale al 2012». B.B.

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