Un malore improvviso lo ha stroncato a soli 45 anni. Flavio Zamboni, fabbro di professione e presidente del Comprensorio alpino di caccia di Brenzone, se ne è andato tra le braccia della moglie, sabato mattina, poco dopo essersi sentito male a casa. Purtroppo inutili i tentativi dei soccorritori di rianimarlo. Per lui non c’era ormai più nulla da fare.
Zamboni, che oltre alla moglie lascia due figli, aveva un laboratorio di carpenteria metallica ad Assenza, dove realizzava anche originali opere d’arte che gli regalava molte soddisfazioni. Particolarmente attivo nella comunità, era molto conosciuto, anche per questo in paese e non solo, alla notizia della sua scomparsa, tutti sono rimasti sconvolti e senza parole. Alpino, era diventato presidente dei cacciatori di Brenzone un anno e mezzo fa, quando aveva ricevuto simbolicamente il testimone dallo storico presidente Luigi Giramonti, attuale vice presidente del Comprensorio alpino.
Il sindaco: «Siamo cresciuti insieme»
Tra le moltissime persone che lo conoscevano c'era anche il sindaco Davide Benedetti: «Siamo cresciuti insieme. Ci conoscevamo fin dall’infanzia, aveva solo un paio d’anni più di me», esordisce. «Era una persona gioiosa, allegra, che si faceva ben volere e apprezzare anche nel sociale. Aveva collaborato anche con il Comune realizzando un’opera dedicata al nostro territorio, una barca a vela con la scritta «Brenzone sul Garda», che è stata posizionata proprio nel capoluogo».
«Era una brava persona, in gamba, molto appassionato di caccia e di canto, sempre pronto a darsi da fare per la comunità e allo stesso tempo a fare festa quando si presentava l’occasione», spiega Giramonti, ricordando il suo impegno nell’attività all’interno del comprensorio di caccia. «Era benvoluto da tutti, anche grazie alle sue molteplici attività: da quella lavorativa a quella del volontariato. Un destino beffardo ce l'ha portato via. Ci mancherà tanto». I funerali di Flavio Zamboni si terranno oggi, martedì 26 marzo, alle 15,30 nella chiesa di Castello, a Brenzone.