<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Tradizioni e miti

Bennie: com'è nata la leggenda del «mostro» del lago di Garda

I presunti avvistamenti cominciano nel 2014

Qualcosa di mostruoso abiterebbe anche nelle acque del Garda. C’è chi giura di averlo visto davvero, chi l’ha fotografato, chi ne ha tracciato l’inquietante presenza nella profondità dei fondali. Si tratterebbe di una creatura lunga 8 metri, spaventosa e affascinante, della cui esistenza si accenna dal Medioevo. Tant’è che Bennie, com’è chiamato il mostro del lago di Garda, è finito sul piccolo schermo come protagonista di trasmissioni televisive, documentari (scomodando pure la BBC), dibattiti e indagini. Scorrendo le pagine di cronaca, è un susseguirsi di apparizioni.

 

Leggi anche
Fade, anguane, orchi: le creature fantastiche della Lessinia

 

È l’apparecchiatura sonar di Angelo Modina, presidente dell'associazione di Toscolano Maderno «Deep Explorers» specializzata in ricerche subacquee, nel 2014, a captare un essere serpentiforme alla profondità di quasi 300 metri.

Un anno dopo, è Edoardo Castaldelli di Cecina, frazione di Toscolano Maderno, a immortalare col telefonino «una “cosa” grossa come una barca che dopo un istante si è inabissata sparendo dalla vista». A suo dire simile a Nessie, creatura leggendaria del Loch Ness, celebre lago della Scozia. All’epoca Armando Bellelli, studioso di misteri di Desenzano che ha coniato per il mostro del Benaco il nome Bennie, era possibilista. Più cauto invece il giornalista Andrea Torresani del «Corriere della Riviera» e ideatore del Museo del mostro del lago, davanti allo scatto che riconduce a un pesce siluro gigantesco. Nel 2016 il Cicap, Comitato di controllo sulle pseudoscienze fondato da Piero Angela, affronta la questione.

Ed è la scienza a scrivere la parola «fine» sulla vicenda: le masse rilevate dal sonar, sentenziano gli esperti, «sono alghe accumulate dalle correnti locali». Eppure le apparizioni non si fermano. È Torresani a raccogliere varie voci, ricollegandole a un siluro di grandi dimensioni. Può essere quello catturato nel 2019 dall’esperto di pesca estrema Jeremy Wade, documentato nella trasmissione «River Monsters»? «Pensiamo di aver trovato il mostro», aveva annunciato. Vero o no, la vicenda di Bennie rimane immersa nel mistero.

Marta Bicego

Suggerimenti