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Apre lo sportello per aiutare le donne vittime di violenza

Foto simbolica di una vittima di violenza.  Berto: «Il nostro territorio non è estraneo a casi di violenza»
Foto simbolica di una vittima di violenza. Berto: «Il nostro territorio non è estraneo a casi di violenza»
Foto simbolica di una vittima di violenza.  Berto: «Il nostro territorio non è estraneo a casi di violenza»
Foto simbolica di una vittima di violenza. Berto: «Il nostro territorio non è estraneo a casi di violenza»

A Castelnuovo nasce lo Sportello antiviolenza per dare ascolto e consulenza gratuita e specializzata alle donne vittime di violenza fisica, psicologica, sessuale ed economica. Lo spazio, in corso di allestimento al secondo piano dell'edificio comunale di piazza della Libertà (sopra la biblioteca) sarà inaugurato sabato 26 alle 10.30 nell'ambito delle iniziative organizzate dal Comune in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. La sua gestione è stata affidata mediante convenzione triennale alla Fondazione «Eugenio Ferrioli e Luciana Bo onlus» di San Donà di Piave (Venezia), che dal 2008 gestisce il Centro antiviolenza e antistalking «La Magnolia» di cui lo sportello castelnovese rappresenta l'estensione. Attivato dal Comune e seguito dall'assessorato alle Pari opportunità, il progetto si realizza grazie a una ventina di volontarie che in questi mesi hanno partecipato a giornate formative offerte dall'associazione Sos Violenza domestica onlus di Peschiera e dalla stessa Fondazione Eugenio Ferrioli e Luciana Bo onlus. Grazie alla convenzione con quest'ultima, votata all'unanimità in Consiglio comunale, lo sportello di Castelnuovo sarà collegato alla rete regionale dei centri antiviolenza attraverso il numero telefonico di emergenza nazionale 1522 attivo 24 ore su 24. «In questo modo diventiamo il primo sportello collegato alla rete regionale più vicino alla Compagnia carabinieri di Peschiera e all'ospedale Pederzoli», spiega l'assessora Marilinda Berto. Nella fase d'avvio del servizio lo sportello sarà aperto due ore alla settimana, ma l'ascolto e il pronto intervento in caso di necessità verranno garantiti in ogni momento grazie a un numero di telefono dedicato e a quello nazionale di emergenza 1522 collegato alla Fondazione. Grazie alla convenzione, precisa Berto, le volontarie potranno contattare in ogni momento le professioniste che collaborano con la Fondazione (psicologhe, avvocate, educatrici) e lo sportello potrà ricevere parte dei fondi regionali destinati a questo servizio. L'obiettivo è offrire un intervento immediato e specializzato a chi chiede aiuto. «Il nostro territorio non è estraneo a casi di violenza che riguardano anche il mondo giovanile, di alcuni veniamo a conoscenza attraverso i Servizi sociali», spiega Berto, sottolineando che «lo sportello sarà aperto a tutte le donne, indipendentemente dalla zona di residenza». Accanto all'attività di ascolto, ci sarà quella di prevenzione e sensibilizzazione. «Con la Fondazione faremo percorsi formativi specifici, tra cui il “Progetto sentinella” dedicato a particolari figure professionali, come estetiste o parrucchiere, che spesso raccolgono le confidenze delle loro clienti», prosegue Berto, «mentre un altro progetto riguarderà le scuole, a partire dalla primaria, con interventi degli educatori della Fondazione affiancati da quelli comunali». Nel frattempo c'è l'impegno a far conoscere l'attivazione dello sportello anche attraverso adesivi con i numeri di emergenza da distribuire alle attività commerciali. In questi giorni sono in corso i lavori. «La ristrutturazione dello spazio per lo sportello è stata donata dall'associazione “Amicizia e Solidarietà Castelnuovo del Garda onlus”, che ringraziamo», conclude Berto. Il sindaco Giovanni Dal Cero ha espresso soddisfazione: «Anche la nostra polizia locale ha fatto corsi di formazione su questo tipo di violenze e continuerà a formarsi. Ringrazio le volontarie che seguiranno il progetto e l'assessore Berto per l'ottimo lavoro svolto».•.

Katia Ferraro

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