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Addio a Daniele Cavallari con l’epigrafe senza cari

Daniele Cavallari Baccolo
Daniele Cavallari Baccolo
Daniele Cavallari Baccolo
Daniele Cavallari Baccolo

Nella comunità di Bardolino, ha destato profondo sconforto d dolore la notizia della morte, a soli 49 anni per un male incurabile, di Daniele Cavallari Baccolo. La notizia ha subito imperversato sui social media e ha poi trovato conferma in un necrologio anonimo frutto della mano di chi l’ha accudito con amore negli ultimi giorni della sua vita. Nell’epigrafe non figura nessun familiare, era da tempo senza alcun caro e non riporta la data dei funerali che verranno celebrati oggi alle 14,30 nella cappella del cimitero di Bardolino, da don Giovanni Ottaviani, già parroco del centro lacustre e ora pastore delle anime a Lugagnano. Nell’annuncio funebre sotto la sua foto si fa solo riferimento «alla sua vitalità, al suo umorismo e alla sua grande forza» nel tentativo di racchiudere con poche parole un’esistenza fatta di alti e bassi e di certo marcata dall’abbandono subito ancora in tenera età dei genitori. A prendersi cura di lui e ad adottarlo fu Gino Baccolo, l’impresario di pompe funebri di Bardolino che aveva avuto alle sue dipendenze il papà di Daniele. Nel 1988, alla morte di Baccolo, «Backly»(diminutivo) ereditò un’ ingente fortuna e s’indirizzo su di una vita all’insegna dell’esagerazione. Come spesso accade le persone e le amicizie in questi frangenti si moltiplicano fino poi ad esaurirsi. Rimase per anni lontano da Bardolino prima di ritornare nel paese abbracciando il lavoro, da autonomo, di elettricista che ha svolto fino all’ultimo con grande abnegazione e professionalità con tanti clienti della zona. Improvvisa la malattia che l’ha consumato in pochi mesi, sempre amorevolmente seguito dalla compagna.

S.J.

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