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Val d’Alpone, domani chiamata per il Vax day

Il sindaco Lorenzo Ruggeroni  nel teatro allestito per le vaccinazioni
Il sindaco Lorenzo Ruggeroni nel teatro allestito per le vaccinazioni
Il sindaco Lorenzo Ruggeroni  nel teatro allestito per le vaccinazioni
Il sindaco Lorenzo Ruggeroni nel teatro allestito per le vaccinazioni

 

Cinquecento dosi di vaccino Astra Zeneca per persone sopra i 70 anni d’età senza patologie: domani scatta, a Roncà, il primo Vax day per la Val d’Alpone. A poco più di un mese dall’approntamento di un punto di vaccinazione al teatro parrocchiale di Roncà, e quando ormai, per sua stessa ammissione, il sindaco Lorenzo Ruggeroni si stava rassegnando a rinunciare all’idea, martedì è arrivata la notizia della fornitura messa a disposizione dal Distretto 2 dell’Ulss 9 Scaligera. Ieri, messa a punto l’organizzazione, la cosa è diventata ufficiale ed è cominciata la corsa dei sei medici di medicina generale che si sono resi disponibili per scremare le proprie liste di pazienti: tolti quelli che già si sono vaccinati ed esclusi quelli con patologie per cui il vaccino AstraZeneca non è consigliato, sono iniziate la chiamata e la compilazione dell’agenda della giornata che si aprirà alle 10.30 e si chiuderà alle 18.30. A quello di Comune e parrocchia che molto si sono spesi per organizzare questo punto di vaccinazione si somma dunque l’impegno dei medici Donato Pace, Elena Dall’O, Silvia Peron, Brunetta Zandonà, Gianmarco Guandalini ed Elena Tregnaghi, tutti con assistiti tra Roncà, Monteforte d’Alpone e San Giovanni Ilarione. Il Vax day sarà un test in senso ampio, sia perché i medici si misureranno in équipe (due addetti all’accettazione, due alla vaccinazione e due alla preparazione delle fiale) sia per prendere la misura su una seconda giornata: almeno due, infatti, saranno necessarie per inoculare le 500 dosi totali disponibili e già si sta lavorando, anche con altri Comuni della valle, per coinvolgere volontari pronti a dare una mano. I primi che sono già stati ingaggiati sono quelli della squadra Ana Valdalpone di Protezione civile e quelli del Comitato Est veronese della Croce rossa italiana. Cadendo in giorno prefestivo la continuità assistenziale ai pazienti sarà garantito dal servizio di guardia medica. «È una grande notizia perché un servizio così importante, in territori peculiari come i nostri, deve essere il più prossimo possibile tanto più davanti ai segnali tutt’altro che rassicuranti rispetto alla diffusione del virus», osserva il sindaco Ruggeroni a proposito dei 143 positivi che ieri si contavano tra i cinque comuni della valle e delle altre 50 persone in quarantena. Aspetta di partire, a Vestenanova, anche il sindaco Stefano Presa: punto di vaccinazione comunale, medici di base e associazioni pronti, mancano solo i sempre più attesi vaccini

 

 

Paola Dalli Cani

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