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Ubriachi, bivacchi e degrado Scatta il giro di vite in stazione

Sicurezza Un altro problema da risolvere con urgenza riguarda l’ingresso provvisorio della stazione, diventato punto di bivacco DIENNEFOTOAumentano i controlli dell’Arma
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Sicurezza Un altro problema da risolvere con urgenza riguarda l’ingresso provvisorio della stazione, diventato punto di bivacco DIENNEFOTOAumentano i controlli dell’Arma
Sicurezza Un altro problema da risolvere con urgenza riguarda l’ingresso provvisorio della stazione, diventato punto di bivacco DIENNEFOTOAumentano i controlli dell’Arma

«Più lampeggianti accesi attorno alla stazione ferroviaria, più controlli ma per risolvere l’emergenza esplosa attorno alla stazione ferroviaria di San Bonifacio «serve lavorare su due piani, quello della sicurezza ma anche quello del degrado sociale». Sono le parole con le quali il Prefetto di Verona Donato Cafagna ha chiuso l’ultimo Comitato ordine e sicurezza nel corso del quale è stato anche affrontato l’sos lanciato solo qualche giorno prima dal sindaco Giampaolo Provoli. L’allarme è quello relativo a bivacchi, ubriachezza molesta, risse ed altri problemi di ordine pubblico creatisi col «travaso» nella zona della stazione di molti stranieri senza fissa dimora dopo la demolizione della ex Falco e della ex Omep, i due complessi industriali che per anni sono stati costantemente occupati abusivamente. Se Provoli, che pubblicamente aveva lanciato la sua richiesta di aiuto, altrettanto pubblicamente ringrazia il Prefetto di un’attivazione che è stata sia rapidissima che concreta: difficile non accorgersi dei passaggi frequentissimi delle forze dell’ordine a lampeggianti accesi nelle zone calde della stazione, del Parco Olivieri e delle aree limitrofe ma va registrata anche la perplessità di chi ritiene che questi passaggi regalino solo una tregua temporanea ai problemi. Lo scorso fine settimana il via vai dei lampeggianti blu è stato continuo perché ripetute sono state le richieste di intervento, per lo più a causa di stranieri ubriachi e molesti in centro, ma non è mancato nemmeno qualche alterco tra persone «su di giri». Reati diminuiti Dal punto di vista del codice penale, stando ai dati messi sul tavolo in occasione della riunione, «i reati sono diminuiti», conferma il Prefetto, ma la situazione contingente ha consigliato di mettere in campo azioni concrete. «È stata disposta l’intensificazione dei passaggi, il rinforzo dell’organico della Compagnia carabinieri con risorse ed unità straordinarie in arrivo dalla Compagnia di intervento operativo, organizzate con la Guardia di finanza pattuglie con unità cinofile su aree interessate da possibili fenomeni di spaccio e nei prossimi giorni sono previsti ulteriori interventi». Servizi aggiuntivi sono stati messi in campo anche dal Comando di polizia locale che ha acceso anche ulteriori occhi elettronici sull’ingresso della stazione e pure la Polfer, in modo decisamente discreto, starebbe attenzionando in maniera puntuale la situazione. Il problema nel problema è legato all’approntamento di un ingresso provvisorio alla stazione a causa dei lavori di rifacimento di quello abituale, un varco a cielo aperto diventato punto di stazionamento e di bivacco: «Mi sono mosso in due direzioni», spiega il Prefetto Cafagna, «perché nell’area della stazione va implementata la vigilanza. Ho scritto ad Rfi e a Trenord segnalando la necessità di curare l’aspetto della sicurezza negli spazi della stazione, dall’area d’attesa ai bagni, dai corridoi fino alle aree di cantiere diventate esse stesse luogo di bivacco. Ho chiesto interventi immediati», prosegue il Prefetto, «e allo stesso tempo ho chiesto di accelerare relativamente ai lavori che Rfi si è impegnata ad eseguire al fine di approntare un locale da destinare alla Polfer per servizi straordinari». Degrado Quella rappresentata dall’ordine pubblico, però, è solo una delle facce della medaglia: «L’altra è quella del degrado sociale e vanno trovate soluzioni alternative per queste persone», sottolinea il Prefetto chiamando in partita anche il Comune. Dietro l’angolo, ora, c’è un appuntamento che preoccupa moltissimo il sindaco Provoli, cioè la riapertura delle scuole e la ripresa del pendolarismo, anche ferroviario, degli studenti, soprattutto quelli delle superiori: ogni giorno ne arrivano a San Bonifacio più di 1600 partendo da 36 paesi diversi della provincia ma pure dall’Ovest vicentino. «Da lunedì», assicura il Prefetto, «ci sarà un’attenzione specifica su tutto il movimento di ripresa, soprattutto nei luoghi di arrivo e ritrovo dei ragazzi ma anche i punti di sbarco dei pullman sulle rotte principali». •.

Paola Dalli Cani

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