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variante «rosa» della truffa alla nigeriana

Si finge un cantante, adesca una donna su Facebook e le spilla 16mila euro: sventata una «truffa sentimentale». Ecco di cosa si tratta

Vittima una sessantenne di San Giovanni Ilarione. I militari hanno identificato e denunciato tre uomini e sequestrato i conti correnti loro intestati
I carabinieri lanciano l'allarme: occhio alle truffe agli anziani
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Sventata dai carabinieri una truffa. Vittima una 60enne residente nella Val d’Alpone. Lo scorso luglio la donna veniva contattata sul Messenger di Facebook, occasione in cui l’altro utente, dopo essersi falsamente presentato come un noto cantante italiano, chiedeva alla sua vittima di anticipare una piccola somma di denaro che le avrebbe poi restituito, con la promessa che i due si sarebbero a breve conosciuti di persona; a questa richiesta, ne seguivano altre, per un totale di oltre 16.000 euro.

La donna, a fine agosto scorso, dopo essersi resa conto di essere stata truffata ha sporto denuncia presso la Stazione Carabinieri di San Giovanni Ilarione, che a seguito degli accertamenti svolti è riuscita ad identificare i tre autori della truffa, ovvero tre nigeriani domiciliati in Italia, provvedendo a richiedere il sequestro preventivo dei conti correnti a loro intestati.

La truffa alla nigeriana, in cosa consiste

La così detta “truffa alla nigeriana” o “nigeriam scam” è tra le più diffuse al mondo. Il modus operandi consiste nell’ingannare la vittima spacciandosi per una persona facoltosa che, per problemi vari, non riesce a sbloccare un’ingente somma di denaro che gli deve essere resa e che si trova momentaneamente bloccata presso un istituto di credito.

La versione «sentimentale»

Di questa esistono poi numerose varianti, come la “truffa sentimentale” o “internet romance scam”: in questo caso il raggiro è rivolto a donne sole, psicologicamente fragili e, quindi, vulnerabili, con le quali gli scammer, fingendosi persone importanti o professionisti di alto livello (medici, imprenditori, medici in teatri di guerra, cantanti famosi, ecc.), intrecciano sui diversi social network relazioni virtuali facendo leva spesso su sentimenti di pietà e compassione, e raggirando, in questo modo, le vittime che vengono indotte ad effettuare nel tempo ripetute dazioni di denaro, anche molto cospicue.

Per favorire l’operazione di trasferimento, il truffatore chiede alla vittima di anticipare una iniziale somma di denaro dietro la promessa che, al termine della vicenda, verrà restituita. Altrettanto ovvio è, però, che nulla verrà reso e che si tratta di una vera e propria truffa.

Le richieste di denaro, col tempo, si fanno sempre più cospicue, ogni volta sorrette da motivi diversi e pretestuosi.

Sos phishing

Continua al contempo la campagna di sensibilizzazione da parte dei Carabinieri di Verona rivolta a prevenire le truffe ai danni degli anziani, e non solo. Negli ultimi incontri con la cittadinanza è stato trattato il diffuso fenomeno del “phishing”, ovvero una truffa informatica effettuata inviando un’e-mail con un logo o intestazione contraffatti, in cui si invita il destinatario a fornire dati riservati (numero di carta di credito, password di accesso al servizio di home banking, ecc.), motivando solitamente tale richiesta con ragioni di ordine tecnico.

I consigli dei carabinieri

I Carabinieri ricordano che si tratta di comunicazioni infondate e che forniscono riferimenti palesemente falsi con cui mettersi in contatto. Il consiglio è quello di non rispondere, non aprire allegati o link e non comunicare mai i dati personali; nel dubbio è sempre possibile recarsi presso un Comando Stazione Carabinieri e far visionare ai militari il contenuto della mail ricevuta.

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