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Tregnago

Truffa del bancomat, vuole vendere un ricambio su un sito e finisce per pagare 3mila euro ai truffatori

I carabinieri di Tregnago sono riusciti a identificare e denunciare quattro giovani di Padova. Sequestrati anche i loro 8 conti correnti
Truffa del bancomat, quattro giovani denunciati dai carabinieri di Tregnago
Truffa del bancomat, quattro giovani denunciati dai carabinieri di Tregnago
Campagna antitruffa dei carabinieri

I carabinieri di Tregnago hanno identificato e denunciato quattro giovani, residenti nel padovano, già noti alle Forze dell’Ordine, perché ritenuti responsabili della cosiddetta «truffa del bancomat» ai danni di un cittadino del paese. Ai quattro sono anche stati sequestrati otto conti correnti postali a loro intestati dove gli inquirenti ritengono sia finito il denaro ottenuto attraverso questa attività illecita.

Cos'è la «truffa del bancomat»

I siti di annunci per effettuare compravendite sono uno dei luoghi privilegiati per i truffatori. La possibilità di un contatto diretto tra acquirenti e venditori, senza filtri, rende infatti possibile mettere in atto raggiri di ogni tipo e tra questi la c.d. “truffa del bancomat”. Il venditore viene contattato da un potenziale acquirente che si dice interessato all’oggetto in vendita e che propone di pagarlo con bonifico bancario. Se il venditore accetta, il truffatore gli chiede di recarsi presso uno sportello bancomat e, al telefono, si propone di guidarlo in tutti passaggi da compiere: inserire il bancomat, selezionare il circuito di pagamento, selezionare ricarica.

A questo punto, il truffatore chiede di digitare l’importo del pagamento e un numero, che sostiene essere il numero dell’ordine: in realtà è il numero della sua carta ricaricabile. In questo modo, l’ignaro venditore non sta ricevendo soldi sul suo conto ma al contrario sta effettuando una ricarica sul conto del truffatore.

 

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Il cittadino truffato

È quanto è appunto successo a un cittadino di Tregnago lo scorso novembre, quando, dopo aver messo in vendita su un noto sito di annunci gratuiti alcuni ricambi per auto, è stato contattato telefonicamente dal truffatore che lo ha convinto a recarsi al postamat ed effettuare delle operazioni che, a suo dire, gli avrebbero permesso di ricevere il pagamento per gli oggetti che desiderava vendere. Il venditore, solo dopo aver eseguito tutte le operazioni suggerite dal sedicente compratore, si è reso conto di essere stato truffato e di aver, in realtà, effettuato numerosi bonifici a favore del truffatore, per un importo di quasi 3mila euro.

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I suggerimenti dei carabinieri

I Carabinieri di Verona, impegnati in questi mesi in una campagna di sensibilizzazione contro le truffe, incontrando i cittadini in numerosi comuni della provincia, invitano sempre, in caso di dubbi, a rivolgersi al più vicino Comando Stazione Carabinieri o a contattare il numero di emergenza 112.

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