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A Castagnè

«Tracimano le fogne,
chiudere la casa
dei richiedenti asilo»

A Castagnè
La casa che ospita i richiedenti asilo (Amato)
La casa che ospita i richiedenti asilo (Amato)
La casa che ospita i richiedenti asilo (Amato)
La casa che ospita i richiedenti asilo (Amato)

Nuovi sviluppi nella vicenda dei sette richiedenti asilo, tutti maschi tra i 25 e i 30 anni, «spediti» l’estate scorsa dalla Prefettura a Valle di Castagnè di Mezzane.

Una volta scesi dalla corriera della cooperativa San Francesco, si erano subito rifiutati di entrare in quella casa: disabitata da vent’anni e lontana chilometri da qualsiasi negozio.

Gli abitanti della frazione avevano protestato per quell'arrivo.

Ora i problemi non sono né di integrazione né di ordine pubblico, ma alla struttura di una casa evidentemente troppo vecchia, per troppo tempo rimasta senza manutenzione: un gruppo di residenti di Valle di Castagnè ha inviato a inizio febbraio al Comune di Mezzane, all’Unione dei Comuni Verona Est e al Servizio sanità pubblica dell’Ulss 9 un documento nel quale segnalano «una pesante criticità di natura igienico-sanitaria con ogni probabilità legata ad una fognatura a fondo perduto presumibilmente inadeguata o guasta, dalla quale fuoriescono liquami che invadono le pertinenze delle abitazioni e si insinuano negli scarichi dell’acqua piovana dai quali riemergono, nei giorni di pioggia e non, riversandosi a cielo aperto nel cortile su cui si affacciano le nostre abitazioni».

«Temiamo ripercussioni per la salute delle persone che abitano e frequentano le nostre case, soprattutto per bambini e anziani», dicono. E pure l’amministrazione comunale, da sempre perplessa verso questo progetto di accoglienza, ha mandato nelle scorse ore i suoi tecnici per effettuare un’ispezione. Il sindaco Domenico Sella: «Stiamo verificando l'agibilità dell'immobile»

F.L.

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