Studenti delle medie e l’infanzia rubata nei campi di Terezin

spettacolo «L’infanzia rubata - I bambini di Terezin», curato dall’insegnante Stefano Corsi e dai docenti della scuola media Antonio Pisano di Caldiero. La messa in scena è degli studenti delle scuole medie del paese. Lo spettacolo, che ha debuttato ieri al teatro parrocchiale, per i genitori degli allievi, viene riproposto oggi, sempre a teatro, alle 9, per gli alunni delle classi quinte della scuola elementare «Carlo Ederle» e sarà poi replicato domani, alle 15, in piazza Brà, a Verona, sotto la tensostruttura allestita dal sodalizio «I Figli della Shoah». Dal ghetto di Terezin, città della Repubblica Ceca, vennero deportati tra il 1941 e il 1945 dai nazisti, nei campi di sterminio, 140 mila ebrei: tra essi c’erano neonati, bambini e ragazzi. «Sarà l’occasione», ricordano il sindaco Marcello Lovato e il consigliere delegato all’Istruzione Elisa Bonamini, «per permettere ai nostri ragazzi di riflettere sulle conseguenze della discriminazione razziale e per capire come un’intera generazione sia cresciuta nel dolore e nella paura». «Un particolare ringraziamento va all’istituto comprensivo di Caldiero, guidato dal nuovo dirigente scolastico Andrea Trentini», aggiungono Lovato e Bonamini, «che permette ai nostri ragazzi di diventare protagonisti nella trasmissione di quei valori di non violenza, di pace e di compassione, tanto disattesi oggi». «Siamo grati inoltre al professor Stefano Corsi», concludono il sindaco e la consigliere comunale all’Istruzione, «insegnante di musica alla nostra scuola media e regista dello spettacolo, perché permetterà ai nostri ragazzi di essere anche in piazza Brà a Verona, domani, a vivere un’esperienza forte di testimonianza, rivolta a tutti i veronesi». • (...)

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