Tanti applausi per il Coro Tre Torri di Tregnago che ha festeggiato i primi 60 anni di attività con un compleanno-concerto, sabato 9 settembre, nel Parco di Villa Ferrari dalle Spade. Applausi e musica nella tensostruttura gremita all’inverosimile di pubblico, accorso per celebrare le nozze d’argento del sodalizio fondato nel 1963 grazie a Orlando Da Ronco, promotore e anima del gruppo fino al 1986; un cammino proseguito con il Maestro Leonello Dal Molin, padre dell’attuale direttore Giovanni Dal Molin.
Ma è sotto la guida del compositore vicentino Mario Lanaro che il coro ha compiuto un percorso di impegno corale e di ricerca di un proprio filone artistico, coinvolgendo poeti locali con testi elaborati e messi in note.

Sul prestigioso palcoscenico dell’anniversario il Maestro Lanaro era affiancato dal violinista Lorenzo Gugole, dal pianista Franz Bazzani e da Gian Maria Ionio alla batteria: insieme per far esprimere il meglio del repertorio musicale e sette brani inediti alla sezione mista polifonica e alla nuova sezione maschile.
Pubblico e artisti delle grandi occasioni, dunque. E nutrito parterre di ospiti, autorità e coristi arrivati in vallata anche dalla Baviera, grazie alle collaborazioni che la corale tregnaghese mantiene, in particolare, con il coro gemellato di Mannerchor del comune tedesco di Wurmsham. Delegazione che, domenica mattina, è stata accolta in municipio dal sindaco Simone Santellani.
Tra i presenti alla serata c’erano il primo cittadino di Selva di Progno, Marco Antonio Cappelletti; il presidente del Consorzio Bim Adige Franco Rancan, il consigliere regionale Stefano Valdegamberi e il presidente dell’associazione dei Cori Veronesi Lino Pasetto. «Una bella serata di canti e ricordi di un passato lungo più di mezzo secolo rivissuto attraverso fotografie, filmati e sorprese», riassume Leonello Dal Molin. «Il coro è stato protagonista», conclude, «di una ricerca di novità, di valori insiti nel vissuto della nostra gente, di momenti di ascolto e dialogo con il profondo dello spirito dell'appassionato e dello spettatore».