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Badia Calavena

Dramma al rally, gli amici: «Alla partenza erano così contenti: lei una grande appassionata»

di Manuela Trevisani
Il testimone: «La copilota non si muoveva e teneva le braccia inermi verso il tetto della macchina rovesciata. Il pilota invece chiedeva aiuto»
Barbara Incerti e Nicola Cassinadri prima della partenza
Barbara Incerti e Nicola Cassinadri prima della partenza
Barbara Incerti e Nicola Cassinadri prima della partenza
Barbara Incerti e Nicola Cassinadri prima della partenza

Il dolore, il cordoglio, la vicinanza di amici, conoscenti, anche di appassionati che ieri erano arrivati a Badia Calavena per assistere allo spettacolo del Rally del Veneto ma si sono trovati, loro malgrado, testimoni di una terribile tragedia: la morte di Barbara Incerti, 53 anni, navigatrice, uscita di strada con una Peugeot 205, che nell'incidente si è capovolta. Ferito il pilota, Nicola Cassinadri. 

 «Ho visto dal vivo l’incidente e la botta è stata tale, che mi ha fatto capire subito la gravità del fatto», racconta Marco, un testimone. «Sono subito corso verso la vettura e ho notato che la copilota non si muoveva e teneva le braccia inermi verso il tetto della macchina rovesciata. Il pilota invece chiedeva aiuto, ma si muoveva perché era riuscito a uscire almeno con il corpo dalla Peugeot».

Dopo l’incidente, la direzione di gara ha deciso di sospendere la competizione: i concorrenti sono stati rimandati al parco assistenza lungo il percorso alternativo previsto.

 

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Piloti e amici

Nel quartiere generale del Rally del Veneto, a Badia Calavena, la notizia si è diffusa velocemente. «Ci eravamo conosciuti in una gara a Campagnola nel 2020, in epoca Covid. Loro sono di Reggio Emilia, ma spesso partecipavano a rally nelle nostre zone e così ci sentivamo, in amicizia, o quando avevano bisogno di una mano», racconta Giacomo, appassionato veronese di rally. «Lui è molto bravo, nella prima prova aveva fatto un gran tempo. Ma anche lei è una grande appassionata».

Entrambi avevano iniziato a gareggiare nel 2017: la loro prima competizione è stata il RallyLegend di San Marino. Barbara aveva fatto da navigatrice in 15 corse, sempre con Nicola Cassinadri come pilota. Lui ha partecipato a 21 rally, di cui sei nell’ultimo anno. «Li conosco bene perché abitano vicino a casa mia, le nostre scuderie sono vicine e collaboriamo per la messa a punto dell’auto», racconta Giovanni, da Modena. «Stamattina Nicola era molto contento. Quando si viene a correre, si è sempre contenti. Su questa prova si era preparato bene: aveva studiato il percorso, lo aveva provato. Nicola e Barbara non erano certamente degli sprovveduti, erano una coppia molto affiatata, gareggiavano insieme da anni».

 

Dolore e senso di condivisione

Nelle parole dei rallisti si avverte il dolore per una vita che si è spenta, ma anche un senso di condivisione per una sorte che avrebbe potuto capitare a chiunque, tra i presenti. «Sono imprevisti che possono succedere nei rally», commenta un pilota. E della stessa opinione sono in molti. «È uno sport così, un po’...rischioso, lo sappiamo», spiega Michele, un altro pilota. «Oggi il clima non era dei migliori, ma il percorso era sicuro: con le gomme adatte non c’erano problemi. L’imprevisto ci può sempre essere, purtroppo, non stiamo parlando di una corsa a piedi».

Quel che è certo è che sulla morta di Barbara verrà aperta un’inchiesta per omicidio stradale: spetterà ora alla procura ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente, sulla base dei rilievi effettuati dai carabinieri, e individuare eventuali responsabili di quanto accaduto.

 

Il cordoglio di Zaia

«Un tragico incidente, che ha coinvolto una rallista appassionata ed esperta, scomparsa mentre partecipava a una gara nell’ambito di una disciplina sportiva che amava. Esprimo la mia vicinanza e le mie più sentite condoglianze ai familiari e agli amici di Barbara Incerti», ha commentato il presidente della Regione Luca Zaia.

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