Aggressione dei lupi in località Gonzo di Badia Calavena, nel punto geograficamente più a sud della Val d’Illasi mai registrato in precedenza.
Ne sono rimaste vittime un agnellino di pochi giorni, nato il primo maggio, quattro pecore di razza Brogna, tre delle quali gravide e una quinta risulta dispersa, ma le speranze di trovarla viva sono praticamente nulle, perché nei dintorni della località sono stati trovati resti dispersi di interiora.
Gli animali appartengono all’azienda agricola intestata a Michela Perlati, curata da lei, dal padre Augusto e dall’amico e collaboratore Francesco. «Ce ne siamo accorti la mattina, salendo per dare da mangiare agli animali», raccontano Augusto e Francesco, che avevano programmato una giornata di tosatura in vista della prossima bella stagione.
Il sopralluogo di Polizia provinciale e veterinario dell’Ulss 9 ha confermato dai rilievi effettuati che si è trattata effettivamente di un’incursione dei lupi. Difficile stabilire quanti abbiamo partecipato alla predazione, ma si ipotizza dal consumo di carne che fossero sicuramente più di uno.
La predazione è da attribuire probabilmente al branco del Carega, costituitosi due anni fa e che nel corso del 2017 aveva imperversato fra Selva di Progno, San Bortolo e Campofontana.
L’ultima predazione porta a 25 le vittime dei lupi da inizio anno in Lessinia, in calo di una decina rispetto al 2018, ma con un maggior numero di eventi predatori (13 contro i soli 4 dello stesso periodo).
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