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il ritratto

Omicidio a San Bonifacio, chi è la donna che ha accoltellato a morte il compagno

di Paola Dalli Cani
Emerge che nel 2017 Vania finì in auto contro la moto dell'ex marito e della compagna: finirono tutti e tre all'ospedale. La donna ora è accusata di omicidio volontario
Fiori sul luogo dell'omicidio a Prova di San Bonifacio. A destra Maurizio Tessari (la vittima) e Vania Bonvicini (Diennefoto)
Fiori sul luogo dell'omicidio a Prova di San Bonifacio. A destra Maurizio Tessari (la vittima) e Vania Bonvicini (Diennefoto)
fiori sul luogo dell’omicidio (Dienne)

In auto era finita contro la moto sulla quale viaggiava l'ex marito assieme alla sua nuova compagna. Capitava il 23 aprile del 2017 all'incrocio tra via Camporosolo, via Verdi e via Vittorio Veneto. Alla guida della Citroen c’era Vania Bonvicini. Dopo l'urto l'automobile era carambolata più volte fermando la sua corsa, ruote all'aria, contro la vetrina di un negozio di abbigliamento. Finirono tutti e tre all'ospedale Fracastoro di San Bonifacio, ma nessuno in gravi condizioni.

Come si concluse quella vicenda, se gli elementi raccolti con le indagini avessero dimostrato la casualità di quello scontro o meno, come pure se quel sinistro all'incrocio ebbe strascichi giudiziari, non è dato sapere.

È il precedente per cui ieri il nome di Vania Bonvicini, a più di qualcuno, non è suonato nuovo. Sui giornali il suo nome non era finito, ma la spettacolarità di quel sinistro e la coincidenza sui protagonisti aveva innescato il prevedibile chiacchiericcio.

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Tolto questo e quindi la conferma di un'unione allietata da due figli, ma dolorosamente finita dividendosi, di lei si sa che faceva la cassiera in un supermercato e che negli ultimi mesi si sarebbe trovata in difficoltà tanto da chiedere aiuto al cugino.

La vittima

Maurizio Tessari, decritto come «un pezzo di pane, uno sempre disponibile, un buono» tanto dalle persone giunte ieri sul teatro dell'omicidio quanto dagli avventori di uno dei bar che frequentava, non si sarebbe tirato indietro.

Una vita sentimentale un po' travagliata anche la sua, una relazione poi finita con una compagna che gli aveva dato un figlio oggi adolescente, tanto lavoro in proprio come imbianchino.

A Prova di San Bonifacio Tessari ha sempre abitato, prima nella casa paterna e poi in quella «venuta su» affiancata, salvo la parentesi della convivenza che poi è naufragata.

Vania Bonvicini era una dei tanti cugini di una famiglia molto allargata ma anche altrettanto legata. Lei lo era un po' alla lontana, era cugina di secondo grado. Se l'affetto sia rimasto quello tra cugini o, come ieri dicevano in tanti, sia evoluto in qualcosa di diverso, sarà uno degli elementi sui quali si dovrà fare inevitabilmente chiarezza. 

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