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San Bonifacio

Tenta di investire il nonno vigile, poi lo insulta e gli sputa addosso

L'episodio fuori da una scuola elementare. In lacrime una bimba che ha assistito alla scena
Giovanni Ruggeri mentre fa attraversare i bambini all’uscita delle scuole elementari
Giovanni Ruggeri mentre fa attraversare i bambini all’uscita delle scuole elementari
Giovanni Ruggeri mentre fa attraversare i bambini all’uscita delle scuole elementari
Giovanni Ruggeri mentre fa attraversare i bambini all’uscita delle scuole elementari

Non rispetta l’alt del nonno vigile che si trovava all’uscita della scuola Sandri di San Bonifacio e non lo travolge solo per la prontezza dell’anziano. Poi l’automobilista dalla macchina e prima inveisce contro il volontario e poi prima di andarsene gli sputa addosso.
Increscioso episodio

È la scena alla quale in tanti, mercoledì, dopo le 13, hanno assistito in via Roma all’uscita da scuola dei bambini delle elementari. «Ero in mezzo alla strada, braccia aperte e paletta in pugno, e stavo aspettando che un gruppo di bambini arrivasse sul marciapiede opposto. Quando ho verificato che erano tutti in sicurezza, mi sono voltato per tornare al cancello della scuola e mi sono trovato un’auto di fianco: ho avuto la prontezza di mettere le mani sul cofano», racconta Giovanni Ruggieri, il malcapitato volontario dell’Associazione nazionale carabinieri di San Bonifacio, «e ho fatto un salto indietro. L’uomo che era alla guida si è fermato, è sceso ed insultandomi mi è ha piantato le mani sulle spalle, continuando ad inveire. Quindi, prima di dileguarsi, mi ha sputato addosso».

Il pianto di una bimba

Pochi secondi visti da genitori, automobilisti fermi e bidelli, che a loro volta hanno gridato contro l’uomo, esattamente come la donna che viaggiava con lui. «Quando l’auto è ripartita, ho urlato fermi tutti, perché nella confusione temevo che qualcuno si facesse male. Una bambina del gruppo che avevo fatto attraversare è scoppiata in un pianto disperato. L’ho raggiunta. Le ho chiesto perché piangesse. Lei, spaventata, mi ha detto "Tu sei qua per me": le ho sorriso tranquillizzandola e poi sono tornato sulle strisce, ho controllato che non ci fosse nessuno e, raggiunto il cancello della scuola ho riaperto la circolazione».

Ruggieri ha raccolto la solidarietà di tante persone e numerose segnalazioni della targa dell’auto e disponibilità, nel caso decidesse di sporgere querela

 

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Servizio prezioso 

«Non ho intenzione di farlo. Ho deciso di raccontare l’accaduto per far riflettere tutti: queste cose non possono accadere, non si può permettere a nessuno di fare quel che gli pare in barba alle regole. Lo vedo tutti i giorni, qui in via Roma e in via Fiume o a Prova. I limiti di velocità non esistono, le persone e tanti degli stessi genitori sono sempre di fretta, distratti: per ciò che vedo», aggiunge, «mi stupisco che non sia mai successo nulla di grave. Mi è capitato di intervenire durante distratte manovre per evitare che bambini venissero investiti. Noi 13 volontari dell’Anc che ci occupiamo dell’attraversamento sicuro dei bambini delle elementari di San Bonifacio, di Locara e Lobia, siamo qui per loro, perché sono utenti deboli della strada e quel che mi è successo non mi fa passare la voglia, anzi, mi conferma che del nostro servizio c’è assolutamente bisogno». 

«Bloccare i ragazzi che attraversano davanti ad un pullman», aggiunge, «significa evitare che vengano investiti da chi vuole superare il pullman fermo, bloccare tutta la carreggiata significa evitare che un improvviso dietro front di un bambino, magari perché si è scordato qualcosa sul banco, possa diventare un pericolo».

Si dice fiero di se stesso, il volontario, soprattutto per essere rimasto lucido e padrone della situazione. Ma cos’è che le ha fatto più male? «Il pianto di quella bambina». Per fortuna il giorno dopo si è trasformato in sorriso.

 

Paola Dalli Cani

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