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La Polizia scova lo «scaricatore» seriale di rifiuti

La Polizia locale a Villabella dove un artigiano scaricava abusivamente rifiuti
La Polizia locale a Villabella dove un artigiano scaricava abusivamente rifiuti
La Polizia locale a Villabella dove un artigiano scaricava abusivamente rifiuti
La Polizia locale a Villabella dove un artigiano scaricava abusivamente rifiuti

Agiva alle prime luci dell’alba oppure a tarda notte. Così si muoveva il responsabile di abbandoni seriali di rifiuti che, per oltre un anno, ha trasformato un armadio dei sotto servizi in via Villabella, a San Bonifacio, in punto di deposito dell’immondizia di casa sua. Ci sono volute le telecamere mobili della Polizia locale per arrivare al piccolo artigiano, nato in Marocco ma residente a Villabella da sei anni che, stando al racconto fornito agli agenti, pensava che l’immondizia si raccogliesse proprio lì. Peccato però che nei grandi e spessi sacchi neri che con cadenza settimanale o bisettimanale comparivano poco prima dell’incrocio con la strada regionale 11, gli agenti, che da tempo cercavano tracce del responsabile, non trovassero mai nulla che portasse all'ignoto «scaricatore»: «Niente di niente, nemmeno uno scontrino della spesa che, pagata col bancomat, sarebbe stata una traccia importante», confermano. A dispetto dei passaparola tra i residenti e dalle richieste di stare con gli occhi aperti, non si era arrivati a nulla, fino a ieri: da qualche giorno, infatti, recependo l’invito dell’assessore all’Ecologia Adriano Pimazzoni, gli agenti avevano nascosto una telecamera mobile, chiedendo la collaborazione discreta di alcuni residenti. Le immagini hanno raccontato tutto e fornito utili elementi. Ieri mattina, grazie ad un gioco di squadra, gli agenti si sono presentati al presunto responsabile che ha tranquillamente ammesso i fatti spiegando, tuttavia, di non sapere della raccolta differenziata porta a porta, ritenendo che quello fosse il punto di raccolta dei rifiuti. Giustificazione che davanti alla Polizia locale non ha retto: gli agenti procederanno ora comminandogli una sanzione salata, cumulativa delle tante violazioni ripetutamente compiute e con la riserva di addebito anche delle maggiori spese che i tanti giri extra degli addetti alla raccolta hanno comportato per il Comune. Non solo: ora scatteranno le verifiche relative all’iscrizione o meno dell’utenza domestica al servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. «I sambonifacesi che stanno alle regole meritano una cittadina pulita e per questo, col 2021, sono partiti controlli serrati. Grazie al lavoro della Polizia locale», dice Pimazzoni, «nell’ultimo periodo sono stati elevati otto verbali. Ora l’attenzione è sui 29 soggetti che, a piedi o in bici, per abitudine utilizzano i cestini stradali come proprietà privata riempiendoli di sacchetti dell’umido».•.

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