A Villafranca lo aspettavano al varco in tanti, magari sperando in qualche lastra di ghiaccio che mandasse in tilt la città, per poter dire al «sindaco Ghe penso mi», come l’hanno battezzato in città, che bisognava davvero chiudere le scuole. Ma l’apocalisse paventata non c’è stata. (...)
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