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La Croce Verde a lutto «Padovani, uno di noi»

La drammatica morte di Stefano Padovani, il 61enne di Vago di Lavagno deceduto martedì mattina in un incidente stradale, continua a suscitare grande costernazione, non solo fra i suoi familiari, ma anche in quel mondo dei soccorritori dei quali Padovani faceva parte da una vita. «Purtroppo, a rendere ancora più grave per noi quanto è accaduto è il fatto che a cercare di prestargli soccorso sono stati i nostri ragazzi, quelli che con Stefano avevano operato e condiviso momenti di amicizia sino al giorno prima», spiegava ieri Patrizia Albertini. Albertini è la vice presidente della Croce Verde, nella quale Padovani era stato consigliere di sede dal 1992 al 1994, consigliere di amministrazione dal 2000 al 2008, comandante del Corpo militi e dame dal 2008 al 2010, membro del Cda dal 2011 al 2015 e dipente dal 2018 all’inizio di quest’anno. La missione In Croce Verde il soccorritore continuava ancora a fare il volontario, come anche in Croce Sanitas, perché per lui aiutare gli altri era attività imprescindibile, ed è stata proprio Croce Verde ad inviare martedì un’automedica e un’ambulanza nel tratto della Tangenziale Sud fra San Giovanni Lupatoto e lo svincolo cittadino di Borgo Roma: lì Padovani è finito con la sua moto, una Bmw K1000, contro un autoarticolato condotto da un cittadino lituano che era a bordo strada. «La dottoressa e gli infermieri hanno fatto tutto quello che dovevano, ma per loro il trovarsi davanti un amico della nostra grande famiglia è stato un dramma nel dramma», racconta Albertini che prosegue: «Intervenire in soccorso di un amico è letteralmente straziante». Momento difficile Situazione che diventa assai dolorosa quando si scopre che la persona che cerchi in tutti i modi di salvare alla fine non ce la fa. Così è infatti successo a Padovani, morto poco dopo l’arrivo al pronto soccorso dell’ospedale di Borgo Trento. «Quello che stiamo tutti vivendo è un momento difficile. Tutti conoscevano Stefano e, comunque, qui svolgiamo un servizio che ci lega molto e crea unione, ed anche perché lui ha sempre avuto un ruolo importante nell’associazione», conclude Albertini. Tutta la Croce Verde sarà presente con un proprio picchetto al funerale: di quando lo si potrà celebrare ancora non si sa nulla. «Stiamo ancora attendendo il nulla osta», ha detto Marco Padovani, il fratello del defunto e sindaco di Lavagno. «Sembrava che il documento dovesse arrivare in mattinata, invece per ora non ne abbiamo avuto notizia». Ad attendere di poter dare l’ultimo saluto a Stefano sono per primi Monica e i loro figli Chiara, 21 anni, e Francesco, di 18, oltre ai familiari tutti. •.

Luca Fiorin

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