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In piazza della Repubblica
finisce l’avventura di Edelon

I partecipanti al grest di Belfiore che, cominciato domenica 3 luglio, si conclude con la festa di questa sera in piazza
I partecipanti al grest di Belfiore che, cominciato domenica 3 luglio, si conclude con la festa di questa sera in piazza
I partecipanti al grest di Belfiore che, cominciato domenica 3 luglio, si conclude con la festa di questa sera in piazza
I partecipanti al grest di Belfiore che, cominciato domenica 3 luglio, si conclude con la festa di questa sera in piazza

Il Grest parrocchiale di Belfiore ha scelto quest’anno di vivere l’avventura di Edelon, affrontando e vivendo alcuni temi quali prendersi cura dell’ altro, fare misericordia ed essere misericordiosi, in sintonia proprio con il Giubileo della misericordia.

L’attività parrocchiale estiva, iniziata domenica 3 luglio e che ha visto la partecipazione di 122 bambini e ragazzi dell’età scolare più 50 animatori, «chiama in causa pure la responsabilità, l’accoglienza, la tolleranza, la tenerezza, la cura, il perdono, la magnanimità verso l’altro, ma anche nei confronti di se stessi e del mondo intero», spiegano i responsabili del Grest, Nicola Meneghetti e Francesca Romio. L’attività parrochiale si concluderà questa sera con la festa alle 20,30, in piazza della Repubblica.

In questo periodo l’oratorio parrocchiale Gaudete si è trasformato nel villaggio Limph. I ragazzi hanno partecipato a due uscite: a Pian del Gacc a Fornace (Trento) e a villa Buri in città. Accanto agli animatori, alcune mamme e nonne hanno collaborato per gestire i laboratori e preparare le merende e vari papà e nonni si sono prestati a fare le comparse nella storia che si è sviluppata in queste settimane. A coordinare gli animatori, il responsabile Nicola Meneghetti, il parroco don Roberto Pasquali e suor Annamaria.

Èleos, la linfa della vita, scorreva tra le lande di Edelon garantendo pace e prosperità al popolo. Ma venne il tempo in cui Babel, il primo Duca Oscuro, avvelenò la linfa, conquistando Edelon e seminando dolore, miseria e indifferenza. Gli Erranti salvarono la linfa Èleos, conservandola nel Calice della Cura, dietro la Porta Straordinaria, ma le cui chiavi vennero nascoste.

Il protagonista della vicenda, Martino, vive nella signoria di Edelon e la sua massima aspirazione è quella di diventare cavaliere. Una strana coppia di saltimbanchi, Anita e il drago nano Piccardo, gli si avvicinano e, dopo averlo distratto con i loro inganni, riescono a rubargli il denaro e a scappare. La loro fuga, tuttavia, termina nella bottega di Rowen, il fabbro del paese, e qui vengono raggiunti da Martino. Nel parapiglia che ne nasce, uno scrigno di legno si rompe, rivelando al suo interno delle strane chiavi. A quel punto Martino, Anita e Piccardo, scelgono di diventare i Mastri di chiave: accompagnati da Rowen, l’ultimo discendente degli Erranti, i quattro percorreranno le strade di Edelon per raggiungere la Porta Straordinaria e liberare la linfa Èleos, riportando così la serenità e la prosperità nel paese. Con grande coraggio e una buona dose di allegria, i quattro amici hanno imparato durante questa avventura a conoscersi e a fidarsi, ma soprattutto ad aprire gli occhi di fronte ai bisogni delle persone.

Zeno Marrtini

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