<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

«I Pfas vengono
neutralizzati

Una donazione di sangue
Una donazione di sangue
Una donazione di sangue
Una donazione di sangue

«Nessuna controindicazione alla donazione di sangue». L’Avis rassicura i donatori dell’Est Veronese, preoccupati per i possibili risvolti dell’ inquinamento delle acque in Veneto, dovuto alla contaminazione di sostanze perfluoroalchiliche (Pfas). Si tratta, infatti, di sostanze utilizzate in numerosi applicazioni industriali, che sono di facile assorbimento da parte dell’ organismo umano, e dunque dal sangue. Un aspetto che ha fatto sorgere dubbi e perplessità nei volontari, in particolar modo quelli che risiedono nelle zone più colpite, ovvero i comuni dell’Est Veronese, come spiega Alberto Tebaldi, presidente della sezione Avis di Lobia.

«Il tema è ormai all’ordine del giorno. Si fanno insistenti le domande da parte dei donatori: si chiedono se il loro sangue va bene e se i malati che lo riceveranno sono tutelati», osserva Tebaldi. «Molte delle sezioni comunali veronesi si trovano nella cosiddetta “zona rossa”: l’area più colpita dall’inquinamento coinvolge a oggi circa 3.500 donatori Avis veronesi, alcuni dei quali sottoposti anche allo screening regionale».

Per questo l’Avis ha deciso di intervenire, rassicurando i veronesi e spiegando che per la donazione non ci sono problemi. «Il sangue intero donato viene lavorato e scomposto in globuli rossi e plasma», osserva l’Avis provinciale. «La sostanza Pfas si trova proprio nel plasma, che viene inviato all’industria per la plasmaderivazione, che estrae le proteine e i fattori della coagulazione, eliminando tutto il resto. Ma anche se venisse utilizzato plasma non prodotto dall’industria, la quantità di Pfas prodotto è irrisoria, pertanto non porterebbe alcun danno».

L’associazione invita quindi i donatori a non tirarsi indietro. «È importante diffondere il messaggio che non ci sono controindicazioni e portare i volontari ai centri trasfusionali per donare», conclude Angelo Salgarolo, presidente dell’Avis dell’Est Veronese, che raggruppa 19 sezioni comunali. «Di sangue c’è sempre bisogno, soprattutto in estate, perché i malati, a differenza dei donatori, purtroppo non vanno in vacanza». M.TR.

Suggerimenti