La maestra Maria torna in prima davanti ai suoi alunni oggi sessantenni: così i coscritti del 1961, che frequentarono la prima alla scuola elementare Gino Sandri di San Bonifacio nell’anno scolastico 1967-’68, hanno voluto condividere la tradizionale cena di classe. Succede da una decina d’anni, perché ne festeggiarono cinquanta quando vollero mettersi sulle tracce della maestra di cui avevano tutti nostalgia, ma stavolta, complice anche l’appuntamento annullato un anno fa dalla pandemia, il sapore è stato tutto diverso: la maestra Maria Dal Cortivo, che è originaria di Montecchia di Crosara, di primavere ne ha viste 91 e quando un anno fa ha preso atto che l’incontro con la sua classe di un tempo sarebbe saltato ha pensato di mettere a frutto l’attesa confezionando un dono. Sono nati così i 33 centrini confezionati all’uncinetto «a simboleggiare la trama delle relazioni, la pazienza, la tenacia e la bellezza», ha spiegato alla figlia Lidia Marcazzan nei mesi in cui si è dedicata a questo lavoro. Fu la prima elementare dei pionieri quella di 54 anni fa, «perché quell’anno scolastico fu il primo della classe mista, con cui nessun maestro voleva misurarsi, ed il primo della classe aperta a cui diedi vita con mio marito, il maestro Dante Marcazzan che insegnava canto e ginnastica».

Dante, ilarionese, la guarda amorevolmente finché lei racconta: lui di anni ne ha 97, gli ultimi 65 dei quali condivisi con la ragazza con cui fece il concorso per diventare di ruolo nel 1951 e che poi diventò sua moglie. Le preparavano in casa, insieme, le lezioni, «e la maestra si concentrava sui temi. Ce ne ha sempre fatti fare tanti, perché voleva conoscerci, e poi raccontava la storia come una favola», racconta Brunella Piccotin, la ragazzina turbolenta che arrivò in quinta, da fuori paese e con una situazione famigliare complicata. Classe inclusiva a dir poco, «perché io arrivavo dal Belgio e fui il primo alunno extracomunitario della scuola veronese», racconta Jean Paul Vicentini. C’era Maurizio Miotti, che oggi è il medico di base di maestra e maestro, c’era Paolo Righetti (già Ad della Scaligera basket), e tanti bambini diventati professionisti in tutti i settori.
Lei, la maestra Maria, se li abbraccia ancora tutti e a chi sale in cattedra oggi raccomanda «siate semplici, affettuosi ed incoraggiate i bambini».