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Ex elementari: «Un disastro»

Il disastro trovato da amministrazione e tecnici dentro l’ex scuola Il sindaco Attilio Dal Cero
Il disastro trovato da amministrazione e tecnici dentro l’ex scuola Il sindaco Attilio Dal Cero
Il disastro trovato da amministrazione e tecnici dentro l’ex scuola Il sindaco Attilio Dal Cero
Il disastro trovato da amministrazione e tecnici dentro l’ex scuola Il sindaco Attilio Dal Cero

Seggi alla ex scuola elementare di Montecchia di Crosara: per il sindaco Attilio Dal Cero la sfida si fa doppia. Mercoledì scorso, infatti, l’edificio è stato riaperto per un sopralluogo di verifica delle sue condizioni e il Comune ha constatato che porta ancora le pesanti ferite di atti vandalici. Comperarlo, per l’ente locale, è un bel problema, economico ovviamente. Non è possibile capire se quelli ritrovati nell’ex scuola siano danni recenti, anche se la proprietà ricorda che cinque o sei anni fa, l’ex scuola si era ritrovata occupata da persone tutt’altro che raccomandabili. Resta il fatto che se si vogliono rimettere in sesto, in parte o del tutto, quegli spazi, non bisogna solo aprire il portafoglio, c’è anche da fare in fretta. «Non mi aspettavo una cosa del genere», ha detto amareggiato il sindaco Dal Cero, accompagnato nel sopralluogo anche dal vicesindaco Ettore Olivieri, dagli assessori Cesarino Dal Cero e Patrizio Dal Cero e da Alberto Muraro (capogruppo di maggioranza). Rabbia, dispiacere, delusione comune a tutti, anche ad Emilio Cavazza, che rappresentava la proprietà, sebbene l’esperienza insegni che spazi abbandonati il più delle volte vengono depredati o occupati e non certo trattati con i guanti. È successo anche a questa scuola, dismessa nel 2008 per traslocare le classi al nuovo polo scolastico di via San Pietro. Oggi non c’è una vetrata interna che non sia stata mandata in frantumi, sono stati rubati cavi elettrici, alcune finestre sono state rotte, portate via alcune maniglie, suppellettili e parti di sanitari. I corridoi e le classi, come testimoniano mucchietti di pallini gialli, sono stati usati come scenografia dei giochi di guerra, del «softair», e le incursioni che hanno interessato piano terra e primo piano non hanno risparmiato la soffitta e nemmeno lo scantinato. Per raggiungere il sottotetto, inoltre, sono stati impilati i vecchi banchi e trasformato un appendiabiti in scaletta, mentre al piano interrato, oltre ad aver messo a soqquadro quanto c’era, le pareti sono state utilizzate come lavagne per graffiti a colpi di spray. Una tristezza infinita girare per la scuola, «un boccone amarissimo che mi impedisce di trovare definizioni adeguate per i responsabili di questo scempio», ha commentato Dal Cero. Viene dunque abbandonato il progetto di rimettere in sesto la vecchia scuola per scongiurare interruzioni dell’attività scolastica al polo scolastico per elezioni e dove si vota da ben 12 anni? «Nemmeno per idea, anche perché la stessa Prefettura di Verona ha sollecitato i sindaci a trovare sedi alternative per ospitare le consultazioni regionali di settembre. Oggettivamente, però», ha sottolineato il sindaco Dal Cero, «per colpa di certa gentaglia, abbiamo un problema in più: anche volessimo limitare la ristrutturazione alle quattro aule che ci servono e ai servizi, ora il problema più serio è il tempo che serve per effettuare dei lavori assolutamente imprevisti». Al sopralluogo ha partecipato anche Diego Dal Cero, tecnico del Comune che avrà ora il compito di stilare una perizia di stima sul valore dell’immobile ma pure dei lavori di ripristino, cronoprogramma compreso. «Ci siamo dati da fare immediatamente con la migliore delle intenzioni e da subito abbiamo trovato piena disponibilità con la proprietà ma la partita, ora, è un po’ più complicata». Il primo cittadino lo ha ribadito ieri al dirigente scolastico, Claudio Fregni, in occasione di un incontro finalizzato a fare il punto sulle esigenze delle scuole monscledensi in vista della riapertura di settembre. «Mantenere i seggi al polo scolastico, vorrebbe dire far perdere tre giorni di scuola ai bambini delle elementari, mentre per i ragazzi delle medie ne perderebbero solo uno. Lunedì, in Giunta, valuteremo l’ipotesi di utilizzo delle aule disastrate: secondo me non è una possibilità da escludere». •

Paola Dalli Cani

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