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La storia

Italo, dal grande Canada alla piccola Mezzane a 12 anni, oggi esempio di generosità: quasi 200 donazioni

di Stefano Caniato
Italo Vinco con i figli, tutti donatori
Italo Vinco con i figli, tutti donatori
Italo Vinco con i figli, tutti donatori
Italo Vinco con i figli, tutti donatori

Giunto a 12 anni dal grande Canada nella piccola Mezzane, oggi, Italo Stephen Vinco, 62 anni, è il portabandiera della locale Fidas: 193 donazioni. «Sono uno dei cinque pluridecorati del paese», spiega.

La sezione - 140 iscritti attivi e 240 donazioni in media in tre anni - ha festeggiato 48 anni davanti al monumento all’interno del parco in via della Liberazione. Così che i genitori possano sensibilizzare i figli ancor bambini. Oltre al Consiglio direttivo dell’associazione e ai molti aderenti, c’era il sindaco Giovanni Carrarini.

Proprio Vinco dà l’esempio in famiglia: Jayson, 27 anni, 37 donazioni; Jonathan, 23 anni, 20 donazioni. 

Vinco, a 18 anni, fu accompagnato dallo zio Benito alle scuole elementari vicino chiesa. «Arrivato a Mezzane, non pronunciavo una parola in italiano. Il parroco mi insegnò anche il dialetto». Suo padre, Leonardo, è uno degli emigrati in Canada; sua madre, Linda, è inglese. Nel dopoguerra, il sangue veniva raccolto nei flaconi di vetro individuali; negli anni Sessanta, si iniziarono a usare le sacche di plastica monouso. «Ricordo ancora le boccette», aggiunge Vinco.

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