<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Colognola ai Colli

Noleggiava i costumi di Carnevale, chiude lo storico Quadrifoglio

Dopo 24 anni Veronica Isalberti ha lasciato l'attività di noleggio: «Troppa concorrenza di centri commerciali e internet»
Veronica Isalberti tra i costumi del negozio Il Quadrifoglio che ora chiude (foto Pecora)
Veronica Isalberti tra i costumi del negozio Il Quadrifoglio che ora chiude (foto Pecora)
Veronica Isalberti tra i costumi del negozio Il Quadrifoglio che ora chiude (foto Pecora)
Veronica Isalberti tra i costumi del negozio Il Quadrifoglio che ora chiude (foto Pecora)

Ha dato a noleggio, per 24 anni, le maschere e i costumi più popolari agli adulti e ai bambini che partecipavano al Carnevale di Venezia e alle manifestazioni tra i rioni di Verona e provincia. Non c’è genitore e figlio che, in coda in auto al semaforo di Strà, sull’ex statale 11, all’altezza dell’incrocio per la val d’Illasi, prima di ripartire non abbia distolto per un’istante l’attenzione dalla strada per soffermarsi sulle vetrine che mostravano gli irresistibili travestimenti.

Stavolta Veronica Isalberti, l’ultima titolare, ha appeso un cartello di ringraziamento, rivolto ai pendolari e alla clientela del circondario, all’ingresso dello storico negozio di Strà, dove un tempo si vendevano capi d’abbigliamento e che, in seguito, diventò edicola e cartolibreria Il Quadrifoglio. Il 31 dicembre, ha tirato giù le serrande. Non riaprirà più.

Immobile venduto

Nell’edificio di proprietà, che è già stato venduto, saranno ricavati appartamenti. Ogni tanto, Isalberti smette di compilare l’inventario e di riporre la merce negli scatoloni per intrattenersi con pensionati, casalinghe e lavoratori che, nonostante l’avviso di chiusura, hanno già infilato mezzo piede oltre la porta. Chissà la costernazione dei parrocchiani, alla conclusione della messa domenicale nella vicinissima chiesa. «Quanti fiocchi di nascite e matrimoni vendevo in passato», commenta Isalberti, «anche gli articoli di decoupage non sono più attrattivi».

La concorrenza dei centri commerciali e, soprattutto, di Internet ha decretato la dipartita dell’attività. «Ogni cosa è reperibile con lo smartphone», osserva Isalberti. Manco ci fosse, tra gli attaccapanni, anche la raffigurazione del funereo Medico della Peste con l’immancabile becco per proteggersi, oggi, dal contagio del web. Quanto si divertivano gli abitanti dell’Est veronese tra quegli appendiabiti, ora riposti per metà nel magazzino, da cui pendeva il vestito multicolore del bergamasco Arlecchino. Non mancavano neppure i panni del napoletano Pulcinella, dal naso pronunciato, che beffava i potenti, ora anch’essi custoditi in un altro angolo della bottega.

La nobiltà, tra l’altro, era di casa. Nelle colline e campagne del paese sono sparse innumerevoli ville e corti risalenti già al Quattrocento. Anche quest’anno, i carri sfileranno senza, però, il contributo del Quadrifoglio; ciò nonostante, il prossimo marzo, in occasione della festa di San Giuseppe, patrono degli artigiani, l’amministrazione comunale premierà, tra gli altri, anche Isalberti che, intanto, ha ricevuto una targa da uno degli affezionati frequentatori dell’ex esercizio commerciale.

Stefano Caniato

Suggerimenti