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Caos code, trovata la soluzione

Le code, che si verificavano soprattutto alla domenica, non si sono più formate
Le code, che si verificavano soprattutto alla domenica, non si sono più formate
Le code, che si verificavano soprattutto alla domenica, non si sono più formate
Le code, che si verificavano soprattutto alla domenica, non si sono più formate

Risolto con una diversa regolazione del semaforo su via Sanmicheli il caos che si era generato a metà giugno a Cogollo di Tregnago per il traffico domenicale del tardo pomeriggio in discesa dalla montagna verso la bassa Val d’Illasi. Si erano verificate code di due chilometri e mezzo, fino al centro di Badia Calavena, per lo stop imposto dal nuovo semaforo sulla provinciale 10 che attraversa l’abitato della frazione e che regola il traffico in un senso unico alternato lungo la strettoia. La soluzione era stata studiata, anche su richiesta dei residenti, dopo il grave incidente che aveva visto coinvolti cinque pedoni minorenni travolti da un’auto in quel tratto di strada. Ma la prima domenica di bel tempo e di libertà dopo i mesi di isolamento dovuti all’epidemia di Covid-19, aveva richiamato verso i rifugi del Carega e la Lessinia orientale migliaia di visitatori su centinaia di auto, generando l’ingorgo e malumori per il semaforo appena installato. Domenica scorsa invece, pur essendo il numero di auto in transito nelle due direzioni decisamente superiore a quello delle due domeniche precedenti, tutto è filato liscio, con tempi di attesa al rosso accettabili e code che non hanno superato la ventina di auto. Cos’è successo? Come aveva preannunciato il sindaco di Tregnago Simone Santellani, subito dopo le polemiche, un incontro in Provincia, responsabile per la viabilità sulla Sp 10, e con la ditta Sicontraf che aveva installato i due semafori di Cogollo, ha permesso di trovare la quadratura del cerchio. INTANTO I DATI RACCOLTI domenica 28 giugno e nei due giorni precedenti hanno confermato che l’orario critico era proprio quello fra le 18.30 e le 19.30. In questa fascia oraria, nel pomeriggio di domenica, sono transitate più di 900 vetture (237 in salita verso Badia Calavena e 690 in discesa verso Tregnago), un traffico molto intenso che si può schematizzare in più di un’auto ogni 4 secondi, mentre per il resto della giornata e negli altri giorni di rilevamento (venerdì e sabato) il traffico è sempre stato fluido e con tempi di attesa al rosso che erano irrisori. Comunque, anche nell'ora di punta presa in considerazione, la coda ha raggiunto il massimo di una ventina di auto e, soprattutto, si esauriva con un solo cambio verde/rosso, quindi in 30 secondi. Questo è stato ottenuto allungando leggermente i tempi di attesa sul semaforo di via Chiesa, strada secondaria che si immette sulla provinciale, percorsa da pochissime auto di residenti che comunque possono in alternativa scegliere l’incrocio con via Zerbato, 200 metri più a sud e non regolato da semaforo. «In considerazione di questo riteniamo i risultati molto positivi, confermati dai commenti soddisfatti raccolti», commenta il sindaco Santellani, «e ringrazio il presidente della Provincia Manuel Scalzotto e il capo di gabinetto Matteo Pressi che hanno immediatamente convocato un tavolo tecnico, dove è stata particolarmente proficua la collaborazione con i tecnici del Servizio viabilità, con la ditta Sicontraf, che ha rilevato i dati di traffico e suggerito le modifiche che hanno portato a ottimi risultati e in particolare l’architetto Fabio Taioli del nostro ufficio tecnico comunale per essersi dedicato con grande professionalità ben oltre l'orario di servizio». «La nuova taratura, con un nuovo radar introdotto per i veicoli provenienti da via Chiesa è stata avviata lo scorso venerdì e ha avuto il suo collaudo effettivo nel traffico considerevole registrato domenica. Ci siamo organizzati a turni per intervenire in caso di bisogno, attivando il semaforo con il solo lampeggiante giallo, ma non è stato necessario, perché non si sono mai create code», osserva il sindaco. Sulla circonvallazione della frazione che risolverebbe per sempre il problema, non ha dubbi: «Sono il primo a sostenerla quando ci saranno le condizioni per poter intervenire. Per adesso posso dire che la soluzione del semaforo è stata adottata non per creare problemi, ma per risolverli». •

V.Z.

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