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In controtendenza

Torna l’edicola in piazza a Caldiero: è la scommessa di padre e figlio cinesi

Jiamao Ye, 51 anni originario di Shanghai e il figlio Zheng Ye, 22 anni, hanno rilevato la storica edicola Caluzzi, nella centralissima piazza Olinto Marcolungo di Caldiero
La sfida Jjamao e Zheng Ye all’interno della tabaccheria edicola
La sfida Jjamao e Zheng Ye all’interno della tabaccheria edicola
La sfida Jjamao e Zheng Ye all’interno della tabaccheria edicola
La sfida Jjamao e Zheng Ye all’interno della tabaccheria edicola

Sempre più esercizi commerciali abbandonati e ceduti da italiani, anche attività storiche, vengono rilevate da imprenditori e commercianti di origine straniera. Accade anche nell’Est veronese.

È il caso della storica tabaccheria, lotto ed edicola Caluzzi, nella centralissima piazza Olinto Marcolungo di Caldiero - dove ci sono altri esercizi commerciali, il mercato del sabato mattina, il municipio, il comando della polizia locale dell’unione Verona Est e pure l’ufficio postale - che aveva cessato da sei mesi l’attività dei giochi legali e dei valori bollati. E ancora prima, dall’aprile del 2023, aveva chiuso la rivendita di giornali e riviste.

Nuovo corso

Alla famiglia Caluzzi, storici gestori, sono subentrati due nuovi esercenti di origine cinese (almeno il padre) Jiamao Ye, 51 anni originario di Shanghai e il figlio Zheng Ye, 22 anni. Padre e figlio, il primo in Italia da oltre vent’anni e il secondo italiano a tutti gli effetti, hanno deciso di rilevare un’attività storica a Caldiero, subentrando come titolari della tabaccheria e giochi Sisal.

Dal 20 marzo, inoltre, hanno riaperto anche l’edicola, con rivendita di quotidiani e riviste. Si tratta dei primi commercianti di origine cinese a rilevare e riaprire un’edicola nell’Est veronese. «Non è facile essere ripartiti anche con la rivendita di giornali e riviste, com’è sempre stato per questo esercizio commerciale», ammette Jiamao Ye. «Per due motivi: innanzitutto perché è rimasta chiusa per tanto tempo e deve “rifarsi“ la clientela che c’era in passato».

La scommessa

Per Zheng e il papà è la loro prima esperienza da esercenti di un pubblico esercizio. Hanno infatti deciso di mettersi in proprio, dopo molti anni come lavoratori dipendenti. «Ho lavorato come operaio per una grossa fabbrica di batterie per automezzi di Soave da quando sono giunto in Italia, dunque da più di vent’anni», racconta Jiamao, «mentre mio figlio, il titolare legale del negozio, finora ha lavorato come barista».

«Attualmente i nostri clienti sono persone del posto per la maggior parte», interviene Zheng Ye, «sono ancora pochi, perché molti caldieresi non sanno che abbiamo riaperto il negozio. Noi abitiamo qui vicino, a Colognola, quindi abbiamo provato a fare questo investimento e salto di qualità nella nostra vita».

La tabaccheria ed edicola di piazza Marcolungo è aperta tutti i giorni, il mattino dalle 7,30 alle 12,30 e nel pomeriggio dalle 15,30 alle 19,30. «Siamo stati i primi cittadini di origine cinese ad aver rischiato a riaprire una tabaccheria con edicola», conclude Zheng, «perché nel circondario, solitamente i nostri connazionali sono soliti maggiormente aprire ristoranti, bar, gelaterie, negozi di alimentari ed esercizi di ristorazione in genere, piuttosto che questo settore commerciale che riguarda giornali, giochi e lotterie, tabacchi e valori bollati».

Segnale

Non solo la scelta della famiglia Ye è in controtendenza rispetto ai cittadini residenti qui di origine straniera, ma anche tra gli stessi veronesi. «Fa piacere che mentre in altri paesi le edicole chiudono, qui a Caldiero invece un’edicola storica sia stata riaperta», commenta il sindaco Marcello Lovato. «Si tratta dell’unica edicola attiva nel capoluogo, mentre l’altra edicola aperta si trova nella frazione di Caldierino».

Zeno Martini

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