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Tragedia a Vestenanova

Si schianta con l'auto contro il furgone del fratello, muore a 35 anni. E il paese si ferma

di Mariella Gugole
L'incidente in cui ha perso la vita Amos Dalle Verde (Pecora)
L'incidente in cui ha perso la vita Amos Dalle Verde (Pecora)
L'incidente in cui ha perso la vita Amos Dalle Verde (Pecora)
L'incidente in cui ha perso la vita Amos Dalle Verde (Pecora)

C’è una famiglia distrutta dal dolore a Vestenanova, un dolore che non ha e non trova consolazione nelle lacrime, perché non c’è conforto dinanzi alla morte di un figlio, per di più coinvolto con l’altro figlio nell’incidente stradale consumatosi sul dosso maledetto che ha strappato e continua a strappare giovani vite.  È quanto è successo ieri a San Giovanni Ilarione, in via Cengiatti sulla provinciale 17, dove ha perso la vita Amos Dalla Verde, 35enne di Vestenanova, che si è scontrato con la sua Panda contro il furgone del fratello Manuel, di 38 anni.

 

Pare proprio che non si possa mettere la parola fine alla strage infinita, su quel tratto di provinciale 17 della Val d’Alpone, dove a decidere della vita e della morte è la velocità dettata dalla conformazione stessa del tratto stradale con i due rettilinei che precedono la curva sul dosso.

 

E così anche Amos, proprio lì, si è fermato per sempre, ennesima vittima di quella breve striscia d’asfalto dove nessuno si preoccupa di porre rimedio a una vera e propria strage. Sembra la terra di nessuno, dove regole e limiti di velocità non esistono, un liberi tutti in cui la comunità di Vestenanova sta pagando un prezzo altissimo.

 

Amos è rimasto stroncato a soli 35 anni lì sull’asfalto insanguinato tra in rottami di due veicoli irriconoscibili, sbalzati fuori dalla carreggiata come se fossero esplosi nell’impatto, mentre lui era a bordo della sua Fiat Panda entrata in collisione con il furgoncino, uno Scudo Fiorino, fatalmente guidato proprio dal fratello.

 

Ora non rimane che la disperazione del trentottenne fratello Manuel, rimasto fortunatamente illeso, lo strazio della mamma Terenzia Canuto e del papà Fiorenzo Domenico Dalla Verde, perito tecnico industriale conosciutissimo a Vestenanova e anche in provincia per i corsi che da molti anni tiene nelle aziende sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e per essere stato anche vicesindaco di Vestenanova nell’amministrazione di Edo Dalla Verde.

 

Anche il paese si è fermato ieri pomeriggio quando verso le 17 ha cominciato a spargersi la notizia che un grave incidente stradale era accaduto in prossimità di Nogarotto, sulla provinciale 17 della Val d’Alpone, nel luogo fatale che per tutti è «dove è morto Valentino» poiché l’ultima vittima è stato Valentino Da Campo. In poche manciate di minuti, quando ha iniziato a delinearsi la situazione di quanto era realmente accaduto nell’incidente frontale e hanno iniziato a trapelare i nomi dei due giovani coinvolti, l’incredulità ha dato vita a uno sconcerto generale che ha tolto il fiato a tutti.

 

Ogni tragedia ha una sua connotazione, per come si svolge e per chi lascia. Nel caso di Amos il dramma non trova aggettivi per definirne l’atrocità della notizia alla quale nel pomeriggio di ieri nessuno voleva arrendersi e nessuno voleva credere. Tutta la comunità è vicina alla famiglia Dalla Verde e non sa capacitarsi di fronte al dolore e allo strazio che si è abbattuto con una fatalità atroce sulla famiglia di Amos, ragazzo socievole, che amava la compagnia ed era apprezzato sul luogo di lavoro, la Cartotecnica Alpone di San Giovanni Ilarione, dove resterà un vuoto incolmabile. Amava lo sport, era stato volontario nella Protezione Civile e aveva una grande passione: per la Vespa di cui era un noto fan nel club di Vestena con il suo «Vespa-Giro». 

 

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