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In stazione Porta Nuova

Agenti accerchiati durante un'identificazione in Stazione, il video diventa virale

di Alessandra Vaccari
Arresto a Porta Nuova postato su Tik Tok

Hanno ripreso soltanto una parte di quello che è successo e lo hanno postato su TikTok. I sottotitoli raccontano di scene da film d'azione americani.

«Servono documenti e lavoro e ai dormitori non si può accedere. Nei centri non ci sono posti e la questura non dà appuntamenti. La politica crea questa situazione che tanto ci pensa la polizia capito come?»

In sottofondo musica e un rapper. Il video mostra decine e decine di immigrati che accerchiano la polizia e l'Esercito. Quello che non si vede, è quello che è accaduto prima.

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Piazzale XXV Aprile, 20.30 di ieri, 19 giugno. Un maghrebino al passare della Volante prende in giro, poi manda baci, poi offende il poliziotto, che a quel punto decide di passare all'identificazione del soggetto. Ma lui, gli sputa addosso e di dare i documenti non ne vuol sapere, quindi si butta per terra e batte la testa a terra, di proposito, poi striscia sotto la Volante per prendere il cerchione per aggredire il poliziotto. Viene caricato sull'auto e con un calcio rompe il finestrino. Nel frattempo arrivano in supporto Guardia di Finanza, polizia locale, carabinieri ed altre volanti.

Alla fine viene portato via dall'ambulanza chiamata dalla Volante. A lui il magistrato di turno contesta i reati di oltraggio a pubblico ufficiale, minacce, lesioni aggravate per resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e rifiuto di fornire le proprie generalità. Il soggetto, un trentenne, è stato denunciato a piede libero.

Il chiarimento

Si è sentito preso in causa ed ha voluto chiarire subito la sua posizione. L'autore del video diventato virale su TikTok ci ha contattati per evidenziare che quanto scritto in sovrimpressione nel filmato non voleva assolutamente essere polemico o di critica verso la polizia, bensì contro un sistema istituzionale che non permette ai migranti di trovare delle risposte. 

«Io stesso sono un immigrato e mi sono laureato qui proprio in argomenti che riguardano l'immigrazione. Ogni giorno sono in questura per aiutare nelle pratiche e la situazione so che non è facile, ma il senso del mio video era proprio di denuncia verso un sistema che non integra gli stranieri, non verso il lavoro della polizia», ci ha detto il giovane.

«Non ho fatto il video della prima parte dell'intervento della polizia perché sono arrivato dopo».

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